Cos'è
Renato Meucci e Carlo Segoloni, conferenzieri
Fabio Ciofini, organo
Il trattato “Il Transilvano” di Girolamo Venturi Detto “Diruta” (1546 ca.-1624/25)
Il primo volume del ‘Transilvano’, trattato che insegna a suonare l’organo e gli altri strumenti a tastiera, fu pubblicato dal celebre editore veneziano Giacomo Vincenti nel 1593, e poi ristampato in varie edizioni successive, l’ultima nel 1625, una rara copia della quale è stata da poco acquisita dall’Associazione S. Anna di Deruta e dal Coro ‘Girolamo Diruta’. Il “Secondo Libro” del 1609, ristampato nel 1622, illustra il modo di intavolare, ossia di trasferire sulla carta la melodia e l’accompagnamento, utilizzando per la parte superiore un pentagramma, e per quella inferiore un rigo di otto linee, ovvero octagramma. Entrambi i volumi si presentano inoltre, per la parte testuale, nella forma dialogica tipica dei trattati medioevali e rinascimentali, presentando come interlocutori lo stesso Diruta e un anonimo apprendista ‘transilvano’, da tempo identificato dalla critica con Istvan Jósika, inviato di Sigismondo Báthory, principe di Transilvania, cui è dedicato il primo volume. Per una sintesi d’insieme, vale la pena citare un commento di Luisa Cervelli posto in apertura alla riedizione moderna di entrambi i volumi (Bologna 1969): “tutti e due, pur nella loro fresca e spontanea semplicità, trascendono quel dimesso carattere di modesti e scolastici avvertimenti quali a volte potrebbero sembrare, per assurgere a un valore altamente didattico, quello di essere il primo, o per lo meno uno dei primi metodi per strumenti a tastiera, con particolare riguardo alla formazione tecnica ed artistica dell’organista”.
A chi è rivolto
per tutti