10 Giugno 2016 - ore 00:00 - Il Comune sottolinea quanto fatto per la messa in sicurezza del verde pubblico e quanto verrà fatto per la sua valorizzazione
(ufficio stampa) - La messa in sicurezza del verde cittadino, ma anche la sua futura valorizzazione. Nessun taglio indiscriminato ma solamente gli abbattimenti strettamente necessari per garantire la dovuta sicurezza alle persone e alle cose. Inoltre una politica di nuovi interventi per accrescere le piantumazioni e la cura del verde urbano, reperendo, pur nelle grandi difficoltà dei bilanci pubblici, risorse, coinvolgendo tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di verde urbano e di ambiente: l'Agenzia Forestale regionale, la Comunità Montana, l'Arpa e il Cnr. L'assessore al Verde Stefano Bucari ha illustrato con tre blocchi di slide (sui pericoli, la messa in sicurezza, gli interventi programmati) le politiche e l'attività dell'Amministrazione Comunale sul verde cittadino. Con lui Giuliano Nalli, amministratore unico dell'Afor, Paolo Silveri amministratore della Comunità montana della Valnerina, Adriano Rossi dell'Arpa, Angelo Massacci del Cnr. "Intanto facciamo chiarezza - dichiara l'assessore Stefano Bucari - sul numero di tagli che si sono resi necessari, 692 dal 2014 al 2016 ad opera del Comune per pericoli incombenti su parchi, strade, edifici. Altri 500 tagli sono stati autorizzati ai privati che lamentavano analoghi pericoli nelle loro proprietà, una cifra contenuta, che diventa ancora più modesta se teniamo conto che Terni ha una estensione di verde urbano tra le più alte dell'Italia Centrale. A fronte dell'eliminazione di specie seriamente danneggiate, non confacenti al tessuto urbano, il Comune ha provveduto alla piantumazione diretta di 237 piante, alle quali si aggiungono quelle richieste alle urbanizzazioni per altre 980. Entro il 2019 è programmata la messa a dimora di altri 1.500 alberi. Come è possibile vedere il saldo a favore della piantumazione è nettamente positivo. Non ci accontentiamo di questo, grazie alla convenzione firmata con l'Afor e il mutui assunti direttamente dal Comune per complessivi 600 mila euro contiamo di dar luogo a una attenzione verso il verde cittadino che colmerà le problematicità degli ultimi anni. Si tratta di una netta inversione di tendenza che va nella direzione della storia di Terni, quella di una città dalla forte presenza industriale ma anche caratterizzata da una alta incidenza del verde urbano e da una vivibilità elevata".