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Consiglio, ok al bilancio 2025-2027

Dettagli della notizia

Approvate le previsioni per il triennio. Manovra da oltre 300 milioni

Data di pubblicazione:

23 Dic 2024 13:00

Tempo di lettura:

3 min

La giunta comunale

Descrizione

(ufficio stampa) – Il Consiglio comunale ha approvato, con voti 18 favorevoli, 2 astenuti e 10 contrari, il bilancio di previsione 2025-2027. 
L’approvazione sconta un iter particolarmente accurato che ha visto la predisposizione del bilancio tecnico da parte degli uffici finanziari e la presentazione all’organo di governo che ha ritenuto di operare tutte le modifiche del caso per mettere a disposizione le risorse possibili per realizzare i desiderata politici.
Ciascun dirigente ha rassegnato le rispettive previsioni di entrata e spesa che sono state oggetto di confronto con la direzione Attività Finanziarie per la ricerca della sostenibilità degli equilibri finanziari, e sulla base dei contenuti della programmazione indicati nel DUP 2023-2028, sono state elaborate le previsioni di entrata e di spesa per il periodo 2025-2027 previa condivisione e assenso dell’organo di indirizzo politico.
Una volta definita la manovra di bilancio è stato trasmesso un prospetto riepilogativo volto a individuare possibili risorse aggiuntive per il tramite di possibili realizzazioni di economie di spesa da far convogliare in nel fondo Accantonamento Sviluppo Terni con l’obiettivo di continuare la profonda analisi interna, a cura di ogni struttura comunale, in termini di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa posta in essere, che conduca a risultati in termini di leva finanziaria positiva a favore dello sviluppo economico della città di Terni. 
L'atto è stato illustrato dall'assessore al Bilancio Michela Bordoni.
Questi i numeri principali del bilancio:

Totale generale delle entrate e delle spese € 315.574.772,88 nel 2025
Entrate IMU gettito previsto nel triennio € 22.650.000 per ogni annualità
Addizionale comunale Irpef € 11.000.000 per ogni annualità
Canone unico € 2.569.000

Fondo crediti di dubbia esigibilità - rappresenta un accantonamento di risorse che gli enti devono stanziare nel bilancio di previsione al fine di limitare la capacità di spesa alle entrate effettivamente esigibili e che giungono a riscossione, garantendo in questo modo gli equilibri di bilancio. Il fondo ammonta a € 5.910.245,29 nel 2025, € 5.490.242,94 5 nel 2026, € 496.977,93 nel 2027.

Fondo di riserva è una voce che non viene impegnata ma utilizzata per far fronte nel corso dell’esercizio a spese impreviste e la cui previsione in bilancio è obbligatoria. Il Fondo di riserva di competenza rientra nelle percentuali previste dalla legge, e precisamente 0,76% per il 2025, 0,98% per il 2026 e 1,11% per il 2027. Per il primo esercizio è stato inoltre stanziato un fondo di riserva di cassa dell’importo di € 475.627,80, pari allo 0,2% (minimo 0,2%) delle spese finali previste in bilancio.

Risultato presunto di amministrazione al 31 dicembre 2024 evidenzia un disavanzo tecnico e si riferisce alla contabilizzazione del Fondo Anticipazione Liquidità obbligatorio per l’ente tenuto conto l’uscita dal dissesto finanziario.

Il bilancio di previsione dell’esercizio 2025 prevede l’utilizzo delle quote vincolate o accantonate del risultato di amministrazione.

Nel triennio 2025 - 2027 sono previsti investimenti per un totale di € 65.148.510,43

Nella nota integrativa si sottolinea il bilancio 2025-2027 è il primo approvato successivamente alla chiusura del dissesto finanziario e,  con  l’approvazione del rendiconto di liquidazione e la conclusione della procedura straordinaria, l’Amministrazione comunale è impegnata nella trattazione delle partite debitorie per le quali non sono state accettate le proposte transattive da parte dell’Osl.

L’organo di revisione,infine, raccomanda di monitorare in maniera costante gli indici di bilancio e una maggiore attenzione all’attività di riscossione delle entrate al fine di recuperare le entrate relative alle violazioni al Cds degli anni pregressi e soprattutto quelle in carico ad Ader che ammontano ad oltre 20 milioni di cui incassati soltanto l’11,42% che comunque l’ente non annovera tra i residui attivi della propria contabilità per questioni di prudenza, in relazione al possibile grado di realizzo.

Ultimo aggiornamento: 23/12/2024, 13:47

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