Descrizione
(ufficio stampa) - "Ho avuto l'onore di rappresentare l'Amministrazione Comunale e in particolare l'assessore alla Scuola Viviana Altamura in due appuntamenti che hanno visto protagonisti gli studenti di Terni. Due occasioni rilevanti per soffermarsi sull'arte, sulla cultura, nonché sui temi della legalità. Ho visto ragazzi e ragazze particolarmente interessate, consapevoli che loro sono il futuro e che gli strumenti che dovranno utilizzare sono proprio quelli della cultura, delle regole della convivenza civile, della lotta alla illegalità e alla sopraffazione. Come amministrazione sottoliniamo il lavoro degli organizzatori, degli operatori culturali e degli educatori", dichiara il consigliere comunale di Alternativa Popolare Claudio Batini.
Nella mattina di giovedì 13 marzo, all'auditorium del Gazzoli, i Tamasheq hanno intrattenuto gli studenti con uno spettacolo multidisciplinare che ha unito musica, cinema e sandart. Un viaggio, organizzato da Visioninmusica, attraverso le colonne sonore più celebri della storia del cinema che, dalla musica, ha preso forma grazie alla sabbia, in un racconto audiovisivo che ha suscitato non poche emozioni.
Nella mattina di oggi, nell'aula Donzelli della scuola Leonardo da Vinci, si è tenuto l'incontro tra gli alunni e il generale dell'Arma dei carabinieri Angiolo Pellegrini, comandante sezione antimafia di Palermo, stretto collaboratore del giudice.
"Quello che stiamo vivendo oggi - ha detto il consigliere Batini - non è un semplice incontro, ma un’occasione preziosa di crescita civile e personale, soprattutto per voi studenti, che siete il cuore pulsante della nostra società futura. La presenza del generale Pellegrini ci invita a riflettere su temi che non appartengono solo al passato, ma che continuano a interrogarci ogni giorno: la legalità, il senso di giustizia, il coraggio di scegliere da che parte stare.
Parlare di mafia e di antimafia può sembrare, a volte, qualcosa di distante, come se appartenesse a un’altra epoca o a luoghi lontani dalle nostre vite quotidiane. Ma la verità è ben diversa. La criminalità organizzata non si nutre solo di violenza, ma anche di silenzi, di complicità nascoste, di indifferenza. Ecco perché la lotta alla mafia non riguarda solo chi indossa una divisa o chi siede in un’aula di tribunale: riguarda ciascuno di noi, nei nostri gesti quotidiani, nei nostri comportamenti, nelle parole che scegliamo di dire — o di non dire.
La lotta alla mafia non è un tema del passato: è una sfida del presente. Ed è nelle vostre mani, cari ragazzi, il compito più importante di tutti — quello di non restare mai indifferenti".