Descrizione
(ufficio stampa) - Mercoledì 26 e lunedì 31 marzo 2025, si terrà l’iniziativa Kaki tree – evento per la pace, co-progettata nell’ambito dei patti di collaborazione stipulati dall’Amministrazione comunale con A.Ge. e Acli, in collaborazione con la direzione didattica Mazzini e il Kaki tree project, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla pace attraverso il simbolo del Kaki tree, l’albero della speranza sopravvissuto alla bomba di Nagasaki.
Il 26 Marzo, dalle ore 10.15 alle ore 11.30, nell’atrio della Scuola G. Mazzini, al piano terra, alcune classi della scuola dell’Infanzia e della scuola primaria saranno coinvolte nelle seguenti attività: canto iniziale Inno della Scuola, canto Ci vuole un fiore, presentazione dei lavori realizzati durante gli incontri di continuità, lettura del testo Il seme della gentilezza a cura dei volontari A.Ge., canto finale Sissignor.
Il 31 marzo, alle ore 10.30, nel cortile della scuola G. Guglielmi, alcune classi della scuola dell’infanzia e delle scuole primarie A. Garibaldi e V. Veneto, saranno coinvolte nelle seguenti attività: lettura del libro scritto dai bambini della scuola primaria costruito sulla base del libro C’è un albero in Giappone, canto Goccia dopo goccia, drammatizzazione del libro C’è un albero in Giappone, canto collettivo.
“Il Kaki tree project è un'iniziativa di grande significato e un potente strumento educativo per i giovani - dichiara l'assessore alla Scuola ed al Welfare Viviana Altamura - questo progetto prende ispirazione dall'albero di kaki sopravvissuto alla devastante bomba di Nagasaki, simbolo di speranza, resilienza e rinascita, perché ha continuato a crescere nonostante la tragedia. Rappresenta il potere della vita di prosperare anche nelle condizioni più difficili, diventando un messaggio universale di pace e speranza per l'umanità intera. Le iniziative collegate a questo progetto, rappresentano un cammino di consapevolezza che unisce la memoria storica della tragedia di Nagasaki alla costruzione di un mondo di pace, solidarietà e rispetto per la vita. Ritengo che il coinvolgimento delle scuole in questo tipo di iniziative sia essenziale per promuovere una cultura della pace che contrasti conflitti e divisioni”.