Mediazione familiare

La mediazione familiare è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o a un divorzio. Il mediatore familiare si attiva affinché i partner elaborino un programma di separazione per sé e per i figli, in cui possano esercitare la comune responsabilità genitoriale.
La mediazione si connota come intervento volontario e liberamente scelto: per questo motivo l’avvio del percorso avviene su accesso diretto delle parti, anche nel caso in cui sia stato previsto con provvedimento del Tribunale.

 

LE FINALITÀ

  • prevenire e contrastare i fattori di disagio dei bambini e degli adolescenti;
  • ridurre le controversie e i conflitti che possono sorgere all’interno della famiglia;
  • fornire aiuto nei momenti che precedono e seguono una separazione o un divorzio;
  • prevenire le ripercussioni sui figli coinvolti nel conflitto familiare;
  • favorire il raggiungimento di accordi tra le parti per il pieno esercizio della bi-genitorialità;
  • migliorare la comunicazione all’interno della famiglia;
  • tutelare e proteggere i minori da danni che si riflettono sul loro equilibrio psico-fisico;
  • sostenere le responsabilità degli adulti rinforzando, indirettamente, le competenze genitoriali.

 

I DESTINATARI

Genitori uniti in matrimonio o coppie di fatto in conflitto, intenzionati a separarsi, ovvero separati o divorziati che spontaneamente si rivolgono al servizio di mediazione o che allo stesso vengano invitati a rivolgersi dai Servizi Sociali o Servizi specialistici territoriali o dalla Autorità giudiziaria (Tribunale Ordinario o Tribunale per i Minorenni) e Polizia giudiziaria, residenti nel territorio della Zona Sociale 10.

 

L’INTERVENTO

L’intervento di mediazione familiare è un processo che si articola attraverso una serie di incontri condotti da mediatori con specifica formazione. L’intervento può prevedere percorsi brevi (di norma corrispondenti a 7 incontri) o meno brevi (fino ad un massimo di 12 incontri) con possibilità di verifiche/monitoraggio nel tempo.
L’intervento di mediazione familiare si articola nelle seguenti fasi:
1. Fase preliminare (Valutazione di mediabilità della coppia): significato ed effetti della mediazione; verifica della presenza delle condizioni e dei prerequisiti per l’avvio della mediazione;
2. Prima fase: raggiungimento di un accordo fra i partecipanti riguardo alla possibilità di incontrarsi insieme per assumere delle decisioni circa determinate aree del rapporto e riguardo l’individuazione di tali aree, riconoscendo l’altro come interlocutore possibile;
3. Seconda fase: fase negoziale in cui si arriva alla definizione di un accordo che, anche se provvisorio e ridefinibile, possa costituire l’oggetto di successive verifiche, fino alla sua conclusiva accettazione ed eventuale formalizzazione;
4. Terza fase: fase rivolta alla verifica dei primi accordi raggiunti, alla loro ristrutturazione, alla formalizzazione conclusiva attraverso un verbale di mediazione, nel rispetto dei peculiari interessi di ciascun membro della famiglia  e sempre nell'ambito del quadro normativo vigente. Gli accordi non hanno valore legale, ma possono essere portati davanti al Giudice qualora la coppia lo desideri e ufficializzare il loro percorso.

 

Per informazioni
Dott.ssa Daniela Argenti
Tel. 0744.549378 – daniela.argenti@comune.terni.it

Dott. Roberto Desi
Tel. 0744.549348 – roberto.desi@comune.terni.it

Link:
Associazione Italiana Mediatori Familiari 
Società Italiana di Mediatori Familiari 
Associazione Europea Mediatori Familiari 

 

 

 

Data aggiornamento della pagina: 25/10/2022