09 Novembre 2018 - ore 10:30 - Il Consiglio comunale discute i progetti per il mandato 2018-2023
(ufficio stampa) - Nella seduta di ieri del Consiglio comunale all'ordine del giorno il dibattito sulle linee programmatiche presentate dal sindaco sulle azioni e i progetti del mandato 2018-2023. Linee che hanno visto favorevoli 19 consiglieri della maggioranza, un astenuto (Paolo Angeletti), e 9 voti contrari
La sintesi degli interventi.
Paolo Angeletti (Terni immagina) : "Il mio è un giudizio complessivo. Mi sembrano tutte idee ragionevoli, sono abituato a giudicare però sui fatti. Mi piace che come priorità siano state inserite la macchina comunale, lo sviluppo economico e la sicurezza, quest'ultima intesa in un' accezione che non esca dalle righe, che rimanga nella ragionevolezza. Esprimo, quindi un giudizio positivo, ma aspetto di vedere i fatti.
Alessandro Gentiletti (Senso Civico): "Le linee programmatiche scontano l’assenza di una visione omogenea di città, capace di proiettarla nel futuro e farle vivere la sfida più grande: entrare finalmente nel XXI secolo. Poter competere finalmente con una cultura globale e tornare ad essere luogo attrattivo e di vita sociale, politica ed economica. Dalle linee programmatiche si evince chiusura. Non è possibile intravedere una visione di largo respiro, capace di abbattere muri, allargare orizzonti e lanciare la città verso la ripresa e la risalita dal declino nella quale si trova. Questa amministrazione non ha quella passione e quel carattere necessarie a trasformare e rivoluzionare la città. Condividiamo il giudizio sulle recenti amministrazioni ed in particolare sull'ultima giunta, che nella sua seconda fase ha deciso di rompere ogni legame con la città, espellendo le forze più autorevoli e interrompendo progetti come Civiter che avevano avviato un nuovo protagonismo nel centro Italia. Però se è vero che la città è ridotta in macerie, è altrettanto vero che l’attuale amministrazione non può accampare giustificazioni di sorta, in quanto è stata scelta dagli elettori per governare”.
Valentina Pococacio (M5s): “L'esposizione delle linee è stata da parte del sindaco un momento soporifero. Ho apprezzato il riferimento a parti del nostro programma nel tentativo di allargare all'intera comunità. Non ho trovato traccia del come fare le cose. Va affrontato il problema delle risorse, avevamo pensato a una struttura comunale che ricercasse fondi, perchè non si può improvvisare, la progettazione è una cosa seria. Spero che venga istituito un ufficio dedicato, alle questioni non si risponde con i tavoli, che non sono una soluzione ma uno strumento. Il sindaco dica concretamente come vuole realizzare le proprie idee, non si nasconda dietro le difficoltà finanziarie e i tavoli”.
Paolo Cicchini (Lega): “Le linee programmatiche sono una vera e propria iniezione di fiducia. Con la collaborazione di tutti quelli che possono dare una mano, completeremo la cornice. Reputo fantastico il museo dei plenaristi per estendere gli occhi della nostra Terni verso la Valnerina. Gli indirizzi culturali sono molto importanti, come l'idea di realizzare un premio letterario dell’amore, non la festa delle mosciarelle. Importante anche la costruzione di rapporti con il festival dei due Mondi”.
Thomas De Luca (M5s): “Concretezza, non vogliamo che all’interno delle linee programmatiche ci sia un crono-programma, il punto è la visione della città, apprezzo il sindaco come persona, ma abbiamo due visioni diverse della città. Mi confronto in maniera costruttiva quando vedo che c’è l'obiettivo del bene della città, la gestione dei servizi, la gestione delle partecipate, ma non ho ancora idea di quello che vogliate fare. Nei settori strategici per noi ci dovrebbe essere una amministrazione pubblica che mantiene il controllo, sosteniamo un modello vincente come quello della partecipata di Treviso. Vedo molta confusione su scelte che vanno condivise, non trattate in camera caritatis. Ricostruire il tessuto cittadino, questa è una misura di sicurezza. Positivo che non ci sia, in tema di ambiente, l’aria di crisi ambientale complessa. Sulla indentià si può fare molto di più, perridare certezze a una comunità che non sa più cosa è”.
Luca Simonetti (M5s): “Ho stima alla persona. Ritengo, entrando nel merito delle linee, che servirebbe una visione integrata da parte della giunta. Terni avrebbe necessità di un gruppo coeso e forte che porti avanti le questioni, la città molto rassegnata ha anche molti nemici all’esterno. Sui temi della sanità, dell’idroelettrico, della infrastrutture, occorre una capacità complessiva, per rappresentare la città nella maniera dovuta in contesto regionale. Noi ci saremo a spronare ad uscire da un complesso di inferiorità, iniziamo ad andare a prendere le risorse laddove si trovano.
Orlando Masselli (Fdi): “Sconfiggere la rassegnazione, occorre la nuova visione strategica dalla quale trarre un nuovo progetto di città. Assistiamo a una decrescita , è necessario colmare il deficit di futuro invertendo la rotta per evitare il rischio della meridionalizzazione. Occorre semplificare la macchina amministrativa, assicurare la trasparenza, attraverso un articolato rinnovamento di tutte le posizioni organizzative, tutti conniventi con la amministrazione che ha portato al disastro. Bisogna agire su tutti i fronti",
Maurizio Cecconelli (FdI): “Esprimo la mia assoluta condivisione delle linee programmatiche del sindaco. Sottolineo il tema della disabilità, bisogna coinvolgere il mondo della disabilità, non solo per l’aspetto etico, ma anche sociale, attraverso l’ascolto e la partecipazione. Con l'assessore Cecconi si è delineato un approccio nuovo, una rinnovata attenzione che testimonia la visione della disabilità non come un problema. Ritengo ci sia la necessità di creare una consulta".
Michele Rossi (Terni Civica): “Si sta caminando sulle macerie, le linee programmatiche sono il dirompente sviluppo del progetto con il quale abbiamo vinto le elezioni. Linee complete ed esaustive, la politica non deve gettare la spugna, ma evitare occasioni di facili polemiche, le operazioni improbabili. Le amministrazioni del passato sono state sciatte e lassiste. Per il cambiamento della città occorre riscoprirsi comunità, da rappresentate civico, che è in consiglio senza facilitazione politica, ritengo che dovremo difendere i nostri interessi, abbiamo crediti da riscuotere nel territorio, i canoni idroelettrici, perché solo un milione e mezzo a Terni a fronte di otto pagati di Erg alla Regione? Terni è una città pluri-identitaria. Mi ha fatto piacere e onore trovare nel documento in più di un pssaggio l’indimenticabile professor Ciaurro, ora cerchiamo di essere animati dalla stessa passione civile e competenza”.
Francesco Filipponi (Pd): “Noto l'assenza del gruppo misto, su una questione fondamentale. E' un dato politico. Rifiuto l’idea delle macerie e sottolineo che la nuova giunta ha impegnato per il 2018 i mutui trovati. Una risorsa a disposizione della città. Il problema è la tassazione, ora c’è un disegno di legge che va a riformare il tema del default del sindaco. Chiediamo di procedere con l’iter del palazzetto. Sul fronte della vulnarebiità sismica, occorre una seria programmazione sugli interventi concreti.
Lucia Dominici (Fi): “Nelle linee è ben presente quello che occorre fare, dobbiamo portare avanti il cambiamento, ma il terreno non è fertile. Pensare in grande, questo è il metodo nuovo nelle linee programmatiche. Favorire il mercato del lavoro, l'attenzione alle piccole e medie imprese, ripensare la macchina amministrativa non in linea con la città. I cittadini devono avere accanto una città che li tuteli, la sicurezza è problema molto sentito, positivi i tavoli permanenti con le forze dell’ordine. L’ambiente è stato troppo trascurato, ora è di nuovo al centro.
Cristiano Ceccotti (Lega): “Un atto di resposanbilità del sindaco, stiamo vivendo uno dei momenti più difficili, una fase di incertezza dell’economia, a cui si aggiunge la cattiva amministrazione, con grandi carenze e limiti. Il Comune in dissesto, che va a incidere sul futuro, niente nuovi mututi, tasse al massimo, porteremo i cittadini verso una città migliore. Non ho sentito da parte delle minoranze che hanno amministrato delle scuse, raccontando i numeri che avete lasciato nessuno di voi ha riconosciuto le proprie responsabilità. E' stato clamoroso il successo della Lega fondato sulle persone, che ha alzato il livello della politica. Rendere Terni una città normale, infondele lil senso del rispetto della città, del lavoro, dei ruoli, la fiducia nei cittadini che saranno sempre al nostro fianco”.
Valdimiro Orsini (Pd): “Purtroppo non vedo cambio di passo, i primi atti di questa amministrazione dimostrano tutt'altro, in particolare sulle questioni della trasparenza, mi auguro comunque che il cambio di passo ci sia per la città. Risolvere Casa delle musica, largo Cairoli, cose che non sono state risolte, come il mercato coperto, che rappresenta una ferita e un' emergenza, o il palazzetto dello sport, che è un' opportunità. Lasciarsela sfuggire vuiol dire mortificare in particolare il turismo sportivo che ha bisogno di strutture. Il nuovo regolamento sulle case popolari è un pasticcio che penalizza anche gli italiani. Trovo del tutto fuoriposto il richiamo al professor Ciaurro. Lui era un liberale, una persona tollerante, non come la vostra maggioranza composta da forze politiche intolleranti e ideologizzate. Nei banchi di questa amministrazione c'è chi Ciaurro lo ha mandato a casa ". Il dibattitto si è concluso con la replica del sindaco.
Il dibattito si è concluso con la replica del sindaco
"Siamo tra le macerie ma siamo abituati a ricostruire"
SPA - Ufficio Stampa/Agit