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Campili (Idv): “Terni non sia messa all’angolo”

(Direzione Generale/Uff. Stampa) - “Sulla sempre più allarmante ipotesi per la quale la seconda sede Asl dell’Umbria verrebbe tolta a Terni per essere localizzata a Foligno, continua ad esserci un altrettanto preoccupante silenzio a livello istituzionale”. Lo dichiara in una propria nota Claudio Campili (Idv) che, anche attraverso un nuovo atto d’indirizzo, chiederà che la vicenda torni in consiglio comunale al più presto per un aggiornamento della situazione. “Non possiamo rischiare che le settimane passino senza ascoltare la voce di Terni, della città senza distinzioni. Terni in queste ore rischia di perdere la Provincia, ha già perso la sede dell’azienda dei trasporti e continua a rischiare di perdere la Asl. Occorre urgentemente aprire una vertenza complessiva perché non vorremmo che il grande disegno di riforma endoregionale vedesse la nostra città, la seconda dell’Umbria, la settima del centro Italia, ridotta all’angolo, sminuita rispetto al suo reale peso e alle sue potenzialità, che rispetto a quelle di altre città della nostra regione sono notevolmente più grandi, come dimostrano la nostra storia e le dinamiche demografiche ed economiche. Le prime, quelle demografiche vedono la città in costante crescita negli ultimi anni e oggi addirittura al massimo storico di abitanti con oltre 113mila residenti. Le seconde, quelle economiche, vedono, nonostante tutto il nostro territorio tra i più attivi dell’Umbria con la presenza di moltissime multinazionali di livello mondiale che lo hanno scelto per la consistenza, la modernità dei suoi impianti industriali e per la capacità delle maestranze. Un territorio, il nostro, che inoltre, più di ogni altro in Umbria si presta ad essere cerniera con le aree più importanti dell’Italia Centrale, a cominciare dall’area metropolitana di Roma. E’ dunque opportuno che il sindaco e la giunta, insieme al consiglio comunale che più volte lo ha fatto in maniera unitaria in diverse occasioni tornino a far sentire in maniera forte e decisa la voce della città ed il suo peso in Umbria, regione della quale Terni è e deve restare una componente fondamentale, senza la quale l’Umbria stessa non esisterebbe più e non ci sarebbe più bisogno neanche di capoluoghi regionali”. 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017