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Carsulae, Otricoli e Narni, un museo diffuso unito dalla Flaminia

(Ufficio Stampa) – Valorizzare e promuovere le aree archeologiche di Carsulae e Otricoli e quella del ponte d’Augusto di Narni, considerandole parte di un unico sistema, di un grande parco archeologico, ovvero di un museo diffuso, legato dal percorso dell’antica Via Flaminia. È questo l’obiettivo di fondo del progetto “Antica Via Flaminia” presentato stamattina a Palazzo Spada, per quel che riguarda la parte relativa alla comunicazione, dai rappresentanti dei tre Comuni, Otricoli, Narni e Terni che, grazie al finanziamento di Arcus Spa hanno potuto eseguire importanti interventi nelle aree archeologiche di loro competenza ed ora si apprestano a promuoverle unitariamente in una logica di “progetto d’area”, come ha spiegato il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, grazie ad una “cooperazione interistituzionale”, come hanno aggiunto il sindaco ed il vicesindaco di Otricoli Nico Nunzi e Cristiano Ceccotti, l’assessore alla cultura del Comune di Terni Simone Guerra e l’assessore alla cultura del Comune di Narni Gianni Giombolini.
Il progetto di comunicazione, assegnato - a seguito di una gara - alla società Space Spa,  prevede la realizzazione di un logo e di un marchio “Antica Via Flaminia”, oltre alla creazione e alla gestione di una serie di strumenti strumenti informativi.
Tra questi una nuova cartellonistica direzionale e informativa, corredata da alcune App specifiche per smartphone: “Sistemi di segnalazione tradizionali e innovativi che, integrandosi gli uni con gli altri dovranno contribuire a guidare i turisti lungo l’itinerario della Via Flaminia”.
Sia le App che il nuovo sito web www.anticaviaflaminia.it, saranno attivi dal 18 maggio – come hanno spiegato i rappresentanti di Space. Proprio il 18 maggio infatti, il progetto sarà presentato ufficialmente nell’area archeologica di Otricoli, in occasione dell’evento “Ocriculum A.D. CLXVIII”, organizzato dal Comune di Otricoli.
Il progetto di comunicazione per la valorizzazione dell’antica Via Flaminia, prevede poi – tra gli altri strumenti - l’organizzazione di tre workshop con esercenti, strutture ricettive e ristorative, operatori del settore turistico; l’organizzazione e realizzazione di lezioni didattico-educative per le scuole dei territori dell’alto Lazio e dell’Umbria meridionale;  l’organizzazione e realizzazione di visite guidate per le scuole presso le aree archeologiche; attività informativa presso aziende e consorzi di promozione turistica e, infine, la predisposizione e la gestione di pacchetti turistici, da 1 a 3 giorni.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017