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Cecconi (FdI): “Il nuovo patto del Pd con la città parte con le peggiori premesse”

(Ufficio Stampa/Acot) - “Le buone intenzioni enumerate dal segretario comunale del Partito Democratico, Jonathan Monti – dall'università alla raccolta differenziata – fanno solo tristezza”. Lo dichiara in una propria nota il presidente del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia a Palazzo Spada, Marco Cecconi. “Si tratta di treni che, realisticamente e colpevolmente, Terni ha ormai perso per sempre”.
“Più che mai scoraggiante continua Cecconi - quella parte di questo nuovo patto che  riguarderebbe il rilancio economico del territorio, le infrastrutture fondamentali e la piastra logistica. Ovvero, l'elenco dei fallimenti delle istituzioni locali. Ai quali si aggiunge anche la farsa dell'area di crisi complessa”.
“Quale altra reazione, se non lo sconforto, può mai suscitare apprendere che uno come il senatore Rossi abbia capito soltanto in una delle riunioni dello stato maggiore del PD locale, dedicate appunto a immaginare come uscire dalla crisi di governo cittadino in corso, che la Regione non ha mai dato corso all'ipotesi dell'area di crisi complessa? Davvero Rossi non aveva compreso sinora che, anzi, sulla base del recente 'progetto-Confindustria Terni', a Palazzo Donini hanno intrapreso – come invece noi avevamo preconizzato in tempo reale tutta un'altra strada?”.
“Per tornare alle sfide di Monti all'opposizione - alla quale chiede di essere propositiva sostenendo che finora non lo sarebbe stata mai - vogliamo dirgli di stare sereno. Noi, per esempio, abbiamo sempre considerato i loro bilanci di previsione completamente inemendabili, perché volutamente costruiti su previsioni di entrata del tutto false. Se si volessero recuperare risorse – e anche questo l'abbiamo detto e scritto ripetutamente – si potrebbe cominciare con il chiudere, dismettere, alienare una marea di scatole cinesi (partecipate dirette o indirette che sia) che nel tempo hanno solo succhiato milioni di euro ai ternani. Si potrebbero reinternalizzare i servizi culturali ed espositivi, la gestione delle multe o dei centri di accoglienza per minori in difficoltà, anche destrutturando (certo!) un sistema di 'cooperative amiche' sicuramente molto oneroso per la città”.
“Se si volesse 'monetizzare' un patrimonio immobiliare magari diventato inutile, basterebbe – ad esempio – assegnare all'ex Foresteria della 'Terni' a Piazza Tacito un reale valore di mercato, concretamente appetibile per un potenziale acquirente. E non, come è stato fatto, infilare nei bilanci di previsione qualche stima a casaccio, tanto per raggiungere finti pareggi”.
“La nostra opposizione – conclude Cecconi - è stata sempre costruttiva e propositiva. E i ternani lo sanno. Lui si preoccupi di riportare l'università a Terni, di far partire la raccolta differenziata e di spiegare una buona volta al senatore Rossi (e pure a qualche consigliere comunale che, come lui, sembra vissuto finora sulla luna) che all'area di crisi complessa - tra Regione e  imprenditori ternani - qui non ci ha mai creduto nessuno”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017