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Consiglio comunale, approvata la delibera “Rifiuti zero” con emendamento

(Ufficio Stampa) – Con 19 voti a favore 2 contrari e 6 astenuti il consiglio comunale ha approvato stasera la delibera d’iniziativa popolare originariamente proposta dal Movimento 5 Stelle, sull’applicazione della strategia “Rifiuti zero”, dopo averla però emendata. L’emendamento, in particolare, era stato proposto e illustrato da Alessio Cicioni (Pd) ed è stato approvato con 18 voti a favore, 7 contrari e 2 astensioni.
“L’emendamento – ha detto il consigliere Alessio Cicioni – è frutto di un lavoro per cercare di rendere coerente questa iniziativa condivisibile, con gli indirizzi già espressi dal consiglio comunale e con gli stessi indirizzi di governo della città".
Tra chi non ha accettato l’emendamento ci sono i consiglieri Leo Venturi (Terni Oltre) che ha invece espresso sostegno alla proposta di deliberazione così come espressa dal Movimento 5 Stelle e il consigliere Enrico Melasecche (Udc) che ha parlato di “emendamento di regime, che mistifica la realtà”.

La proposta di delibera d’iniziativa popolare (in allegato), si legge nell’emendamento approvato, “s’inserisce in un percorso già ampiamente tracciato e definito dalla Giunta e dal Consiglio comunale”, “in un momento in cui è in corso una gara per l’affidamento del servizio ed intervenendo proprio su diversi punti oggetto del bando stesso”.
“Pertanto si ritiene che questa proposta, pur ampiamente condivisibile nei termini generali”, vada emendata al fine di “renderla coerente con gli indirizzi approvati dal consiglio comunale; impedire che contrasti con il Piano d’Ambito approvato dal Consiglio stesso; evitare che vada in contrasto con il bando di gara; sostenga indirizzi realizzabili dal punto di vista gestionale, organizzativo e finanziario”. L’emendamento dà atto di una serie di risultati già raggiunti, come confermato anche dall’assessore all’ambiente Luigi Bencivenga in aula: tra questi l’aumento della raccolta differenziata dal 33,85% del 2011 ad oltre il 40% nel 2012; l’avvio della raccolta porta a porta nel centro cittadino, dove sono state raggiunte punte del 70% di differenziata; l’avvio dell’impianto di biodigestione di GreenAsm; lo smantellamento dell’inceneritore dell’Asm; la predisposizione e la pubblicazione del bando di gara da parte di Ati4 per la gestione integrata dei rifiuti per un periodo di 15 anni.
In conclusione con l’atto approvato stasera il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta ad “estendere la raccolta differenziata, in vista del traguardo Rifiuti Zero entro il 2020, in maniera coerente con quanto previsto nel Piano d’Ambito (almeno il 65% nel 2015) effettuando una forte azione di monitoraggio sui risultati del gestore a cui sarà affidato il servizio e pubblicando semestralmente sul sito Internet del Comune di Terni la percentuale di raccolta differenziata raggiunta in ambito comunale; richiedere al gestore aggiudicatario della gara in corso di affidamento una immediata attivazione dell’estensione della modalità di raccolta porta-a-porta in modo da massimizzare gli effetti benefici dell’introduzione di questa modalità di raccolta e richiedere ad ASM, fino all’aggiudicazione della gara, di proseguire nello sforzo di migliorare il servizio attualmente gestito; monitorare che gli interventi previsti in termini di comunicazione nel Piano d’Ambito e nella gara siano attuati in maniera coerente con il piano di diffusione della raccolta porta a porta ed attivare accordi e protocolli di intesa con associazioni ambientaliste e/o di categoria per la diffusione della cultura della riduzione, riciclo, riuso, recupero dei rifiuti;  fare in modo che l’Amministrazione Comunale porti avanti con i propri mezzi ed in sinergia con il futuro gestore una forte e continua azione di informazione istituzionale su norme, regolamenti e modalità di gestione del ciclo dei rifiuti in modo da creare fiducia, rispetto e consapevolezza nei cittadini/utenti del servizio anche con azioni mirate a particolari categorie (scuole, anziani, immigrati, etc.; istituire al più tardi entro il 31/12/2016 un sistema di misurazione puntuale dei rifiuti (previsto anche nel Piano d’Ambito approvato) conferiti al servizio pubblico che si avvalga delle migliore tecnologie e pratiche disponibili sul mercato (es: transponder) al fine di incentivare i comportamenti virtuosi dei cittadini che differenziano e riducono la produzione dei rifiuti; proseguire ed incrementare, nelle more dell’adozione della tariffa puntuale, l’uso di sistemi di incentivazione (ad esempio tramite registrazione delle quantità conferite ai CERD o con la fornitura della compostiera e successivo sconto dopo tre anni dalla fornitura della stessa); proseguire sia a livello di ATI4 che regionale l’impegno volto alla valorizzazione economica dei rifiuti differenziati, considerati come beni e come materia prima potenziale, prima ancora che come fonte energetica; individuare partner tecnologici e finanziari per realizzare quanto prima un impianto almeno per l’ATI4 per il trattamento a freddo dei rifiuti con tecnologia TMB (Trattamento Meccanico Biologico) al fine di consentire una chiusura del ciclo senza trattamento termico e l’autonomia impiantistica dell’ATI stesso; cessazione di ogni incenerimento o trattamento termico dei rifiuti (attuando il principio di precauzione anche nell’eventuale utilizzo dei CSS e comunque effettuando un’accurata e preventiva valutazione ambientale, sanitaria ed economica) continuando l’opera di pressione sulla Regione perché approvi un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti senza trattamento termico dei rifiuti;  far aderire entro il 2013, come previsto dagli atti d’indirizzo approvati in Consiglio comunale, il Comune di Terni alla Strategia Rifiuti Zero ed istituire l’Osservatorio Rifiuti Zero, senza oneri aggiuntivi per l’Ente. L’Osservatorio avrà il compito di monitorare costantemente e di pubblicizzare alla cittadinanza lo stato di avanzamento degli obiettivi dettati dalla Strategia Rifiuti Zero, con facoltà di indicazione di criticità e soluzioni. I membri di tale Osservatorio, la cui partecipazione dovrà essere a titolo gratuito, dovranno essere persone con i necessari requisiti di onorabilità e professionalità, privi di conflitti di interesse. L’Osservatorio dovrà riunirsi almeno due volte l’anno; far adottare all’Ente, entro il 2013, di una politica di acquisto “verde” (Green Public Procurement), con l’obiettivo di promuovere attraverso le proprie scelte di approvvigionamento una diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili; l’adozione di ulteriori azioni finalizzate alla riduzione a monte della produzione dei rifiuti (così da minimizzarne le necessità di gestione a valle), tra le quali l’incentivazione della vendita di prodotti sfusi o alla spina, anche attraverso proporzionale riduzione del tributo per la parte di negozio destinata alla vendita dei prodotti della specie e l’installazione di nuove fontane per l’acqua alla spina”.


Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017