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Consiglio comunale, approvato l’atto su oncoematologia

(Ufficio Stampa) – Il consiglio comunale ha approvato ieri sera all’unanimità l’atto d’indirizzo proposto dalla seconda commissione consiliare e illustrato dal presidente Sandro Piccinini, sull’opportunità di una sistemazione adeguata dello status della Struttura Complessa di Oncoematologia dell’Azienda Ospedaliera di Terni "in modo da consentire al servizio di dare risposte migliori e conformi ai pazienti”.

“Oncoematologia – ha detto il sindaco Leopoldo Di Girolamo nel suo intervento in consiglio comunale - è uno dei servizi di eccellenza della nostra azienda ospedaliera, uno di quelli con maggiore capacità attrattiva, essendo diventato un servizio di riferimento per l’Italia centrale e per l’intero Paese, grazie alla professionalità dei medici, del responsabile e del personale”.
“Rispetto alla necessità di assicurargli una collocazione adeguata per quel che concerne gli spazi, la possibilità di poter disporre di posti letto e di personale che non sia solo precario, la parte strutturale – ha precisato il sindaco – sarà realizzata nell’ambito del piano di risistemazione dei servizi e dei reparti ospedalieri. L’obiettivo è far sì che ogni piano dell’ospedale abbia una destinazione omogenea: nel progetto, il primo piano dell’ospedale è riservato a queste tipologie di specialità. Quando quindi sarà completata la ristrutturazione, anche il servizio di oncoematologia avrà una collocazione adeguata, come gli altri servizi a frequenza elevata che soffrono di spazi angusti o di difficoltà organizzative e strutturali”.
“Per quel che riguarda il personale di onocoematologia – ha aggiunto il sindaco -  la Direzione ha deliberato il concorso per due posti, che andranno a infoltire la dotazione organica del servizio che oggi è sicuramente insufficiente e si regge sull’abnegazione e il volontariato di diversi medici. Si tratterà di una prima risposta importante, seppure ancora da potenziare”.

Nella replica fornita al consiglio il sindaco ha tracciato un quadro complessivo della situazione del Santa Maria, riguardo ai fondi ora disponibili per la ristrutturazione e ha anche ricordato tutti i passaggi e i contributi dati dall’amministrazione comunale e dal consiglio comunale nella sua interezza sulla riforma del sistema sanitario regionale, “che alla fine ha riconosciuto due entità aziendali di pari dignità”: “un risultato non facile e non scontato”, ha precisato il sindaco.
“L’azienda ospedaliera universitaria integrata non ha ancora il protocollo d’intesa con l’università, determinando una situazione d’incertezza specie su Terni, ma questo è dovuto alla lunga fase elettorale per il nuovo rettore, che soltanto pochi giorni fa ha assegnato la responsabilità specifica per il polo universitario ternano, attraverso un nuovo direttore di polo, con il quale - ha detto il sindaco - abbiamo immediatamente avviato un rapporto diretto, anche sulla bozza di convenzione, per poter arrivare alla firma nei tempi più rapidi possibili”.

Il sindaco ha poi ricordato l’intera vicenda dei finanziamenti ministeriali in favore dell’azienda ospedaliera Santa Maria, a partire dal 2009, “risorse dapprima congelate e non attribuite fino all’anno scorso, con tutte le incertezze del caso”. “L’Umbria, con le sua buona amministrazione nel settore sanitario, è stata la prima delle sei regioni considerate dal Governo adeguate a ricevere comunque i finanziamenti. I 23 milioni per Terni sono però diventati 17, a condizione che la Regione fosse in grado di metterne 6 di finanza propria. La Regione Umbria questa scelta politica a favore della nostra azienda l’ha fatta – ha sottolineato il sindaco - e il cofinanziamento è stato erogato, consentendo così di attivare gli altri 17 milioni sulla base di un accordo firmato dai presidenti delle regioni interessate e dal governo Monti”. “Successivamente c’è stato un problema burocratico sulla validità delle firme che si è prolungato per mesi, al termine del quale - circa un mese fa - è arrivato il via libera”.
“Oggi, dunque, l’azienda ospedaliera di Terni può contare su 23 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ospedale. Intanto comunque, nell’attesa dello sblocco dei fondi da parte del Governo, l’Azienda di Terni aveva iniziato a utilizzare le risorse anticipate dalla Regione”.
In questo senso il sindaco ha fornito al consiglio un quadro completo degli interventi in corso . In particolare – ha detto – sono in corso i lavori per l’ampliamento e la ristrutturazione del servizio di nefrologia e dialisi con il rifacimento completo dell’impianto di trattamento dell’acqua osmotizzata per l’alimentazione dei reni artificiali e per l’aumento dei posti in dialisi fino a 36. I lavori che si dovranno concludere nel dicembre del 2014, comportano una spesa complessiva di 1.740.000 euro.
Altri 600.000 euro si stanno spendendo per la ristrutturazione del reparto di neurologia degenze e stroke unit al quarto piano con la realizzazione di 12 posti di degenza e 6 di terapia intensiva, con il termine dei lavori previsto per il luglio del 2014. Per la ristrutturazione del reparto di unità riabilitativa per gravi cerebrolesi al quarto piano sono disponibili 440.000 euro per la realizzazione di 12 posti letto e per i locali del servizio di terapia riabilitativa, con la fine dei lavori prevista per dicembre 2014. Entro maggio saranno terminati i lavori per il rifacimento di due impianti elevatori montacarichi con caratteristiche antincendio, mentre, entro aprile, grazie in questo caso alla donazione della fondazione Carit, sarà realizzato il servizio PET-Tac al secondo piano interrato con l’installazione dell’attrezzatura specifica e con i lavori strutturali e impiantistici. In fase di gara – ha detto ancora il sindaco – ci sono i lavori di adeguamento antincendio CPI, elevatori, impianti elettrici per la dotazione dell’edificio ospedaliero principale delle scale di sicurezza antincendio, di un’ulteriore torre di servizio per due impianti monta lettighe per un totale di 3.600.000 euro ed i lavori per il risanamento conservativo e la messa in sicurezza delle facciate del complesso ospedaliero per 1.220.000 euro.
Il sindaco Di Girolamo ha elencato infine i lavori in fase di progettazione: la realizzazione del servizio di diagnostica per immagini, radiologia e angiografia al secondo piano interrato, per un totale di circa 4,6 milioni di euro, la realizzazione del nuovo servizio di medicina nucleare, per un importo complessivo di circa 1,9 milioni di euro; la realizzazione di bunker per il nuovo acceleratore lineare, per un importo di circa 2,5 milioni di euro; la realizzazione di altri interventi per l’adeguamento degli standard qualitativi di alcuni servizi  e dell’area dell’ingresso, per circa 2,58 milioni di euro; la realizzazione di interventi per l’adeguamento degli impianti e delle centrali tecnologiche alle norme generali di sicurezza e di sicurezza antincendio, per 4,2 milioni di euro

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017