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Consiglio comunale sciolto per mancanza del numero legale

(ufficio stampa) - La seduta di oggi pomeriggio del consiglio comunale è stata sciolta per mancanza del numero legale. Al secondo appello erano presenti in aula 16 consiglieri.
Valdimiro Orsini (Pd): "A distanza di soli tre mesi, la maggioranza che governa il comune di Terni va politicamente in frantumi, non riesce nemmeno a a garantire il numero legale. Peraltro non è la prima volta che avviene, ci troviamo di fronte a una compagine politica frammentata, divisa, che ha già visto la nascita di un gruppo misto, composto da due consiglieri che evidentemente non se la sentono più di far parte del partito di origine. Appena ieri la maggioranza ha mostrato i muscoli stravolgendo i lavori del consiglio comunale con atti ideologici, dettati dalle direttive nazionali della Lega, mentre oggi davanti ai veri problemi della città non è in grado di portare in aula 21 consiglieri eletti nelle proprie liste".
“Quanto accaduto questo pomeriggio – dichiarano invece i capigruppo del centrodestra -   la mancanza del numero legale è da addebitarsi esclusivamente alla minoranza, in quanto le assenze che si sono avute nella maggioranza sono dovute esclusivamente a impegni istituzionali, come nel caso del sindaco, o ad inderogabili impegni lavorativi da tempo comunicati alla presidenza del consiglio.
Ricordiamo che il consiglio comunale è composto da 33 elementi, chi era presente in aula, e poi  ha fatto mancare il numero legale, come ha fatto la minoranza,  lo ha fatto quindi deliberatamente.  Si tratta di giochi politici non attinenti agli interessi della città che dovrebbero stare a cuore all’intero consiglio comunale.
E’ bene sottolineare che i lavori del consiglio comunale si erano aperti con la decisione collaborativa della  maggioranza che  ha ritenuto,  con senso di responsabilità , discutere gli atti che la minoranza ha proposto da tempo a questo consiglio. Rimane strano che molti gruppi presentatori degli atti abbiano preferito abbandonare l’aula non considerando quindi fondamentali i propri atti. Evidentemente li hanno ritenuti superflui e non utili al governo della città Ci auguriamo che prossimamente tutti i gruppi consigliari portino in consiglio atti che ritengano realmente importanti e non strumentali”.
 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 09/11/2018