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Contrattazione Sociale: accordo con i sindacati per un Welfare di qualità

(ufficio stampa)- Tra le misure più importanti: l’estensione della fascia di esenzione dal pagamento dell’addizionale Irpef a 12.500 euro e il proseguimento dell’attività del Tavolo permanente sulle povertà. Concluso questa mattina, con la firma dell’accordo con le organizzazioni sindacali, il percorso di confronto che l’Amministrazione Comunale ha inteso avviare con le stesse per la condivisione delle scelte operative del Bilancio di previsione 2016-2018, scelte che vanno nella direzione del consolidamento del Welfare locale.
Altre azioni vedranno: garantire la sostenibilità della compartecipazione dei servizi per la disabilità e la non autosufficienza; introdurre il principio di progressività sul reddito attivo per la Tasi; ricorrere al Fondo regionale per la non autosufficienza per garantire, prevalentemente, la permanenza al domicilio di persone con disabilità e non autosufficienza (Prina); sostenere gli interventi intergenerazionali con attività a carattere promozionale e ricreativo e ,anche, attraverso attività di monitoraggio delle condizioni esistenziali degli anziani soli (portierato sociale); impegno a promuovere azioni incentivanti e disincentivanti riguardo le problematiche legate al rischio di ludopatia, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale; potenziare la lotta all’evasione e alla elusione fiscale attraverso patti antievasione, con l’impegno alla verifica periodica dei risultati raggiunti; sostegno alle famiglie con diversi livelli di assistenza attraverso un modello promozionale che punti a prevenire l’impoverimento e diventi anche virtuoso a livello di ricchezza sociale attraverso il coinvolgimento di associazioni e imprese; utilizzare il nuovo indicatore della situazione economica equivalente e la nuova dichiarazione sostitutiva (DSU), per la determinazione della compartecipazione, individuando nuove fasce Isee che tengano conto sia del rispetto della normativa che della “sostenibilità” per la cittadinanza e per l’Ente. Ancora: snellimento della burocrazia  attraverso i Percorsi di partecipazione e strumenti che migliorino l’accesso ai servizi e ai servizi on-line; progetti innovativi per arginare il più possibile l’emergenza abitativa attraverso accordi tra istituzioni e associazioni con finanziamenti pubblici o privati con accordi di partenariato;  consolidare le esperienze acquisite nei progetti di Vita Indipendente, da contestualizzare entro l’ambito dell’innovazione sociale (es. Start up Agenzia per la vita indipendente); dare continuità alle attività ricomprese nel Progetto Agenda22 e nel Piano per le politiche sulla disabilità.

“Grande soddisfazione - dichiara il vicesindaco con delega al Welfare Francesca Malafoglia - per la firma di un accordo che rafforza il percorso fin qui svolto, durato più di un anno e che ha visto l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, oltre alla  l’elaborazione e l’accoglimento di elementi di merito. La firma non è un atto formale, ma sottolinea la comune visione di un modello di Welfare che riscopre la centralità della persona su cui deve essere calato ogni progetto di vita, tarato sulle sue reali esigenze e su quelle familiari. Ferma restando la contrazione delle risorse a disposizione per gli Enti Locali che impone pesanti limiti di spesa di cui non è certo esente il Comune di Terni, pur nella difficoltà di una manovra finanziaria complessa, tra le più difficili negli ultimi anni, l’Amministrazione vuole mantenere fede alla scelta di non aumentare la pressione fiscale e tariffaria garantendo la qualità dei servizi offerti, riconoscendo il consolidamento del Welfare locale come diritto universale di cittadinanza”.
Dello stesso parere anche i rappresentanti delle Organizzazioni che riconoscono all’intesa una duplice valenza: l’accordo recepisce le richieste inoltrate e fa da apripista, sperimentando un modello che sarà seguito nelle intese che le Organizzazioni Sindacali concluderanno con tutti i Comuni del territorio.
“L’obiettivo che ha mosso l’attuale manovra finanziaria nel settore sociale - conclude il vicesindaco - è stato quello di perseguire la ristrutturazione dei servizi, l’accessibilità della cittadinanza agli stessi valorizzando la modalità di intervento, propria dei servizi alla persona, attraverso l’accesso agli Uffici della cittadinanza, la partecipazione e l’attivazione di programmi operativi. Misure, queste, volte a ridefinire ed attuare azioni tecniche e procedure amministrative di un nuovo modello di Welfare ispirato alla sussidiarietà e alla gestione condivisa dei beni comuni. Trovare entrate senza diminuire i servizi o aumentare la tassazione significa ricercare nuove fonti di risorse, come quelle dei Bandi e delle linee di finanziamento regionali, statali e comunitari e sperimentare nuove forme di progettazione e sperimentazioni di percorsi innovativi.
Gli interventi proposti dall’Amministrazione per alleggerire la situazione delle famiglie in difficoltà e delle fasce deboli, spaziano tra varie azioni di diversa natura, dagli interventi che mirano al contrasto della povertà, alla ripartizione dei Fondi regionali Prina e relativa programmazione, alle azioni in merito alle politiche per l’invecchiamento attivo e alle  politiche abitative a sostegno della popolazione anziana, passando per quelli relativi ai servizi rivolti agli anziani soli”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017