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"Family Roots, esperienza utile alle famiglie e ai ragazzi"

(ufficio stampa) - Si è concluso nei giorni scorsi l’ultimo ciclo di incontri del progetto Family Roots, dedicato alle famiglie di minorenni autori di reato, coordinato e condotto dai coordinatori sociali con funzioni educative dell'assessorato ai Servizi Sociali del Comune Terni e dalle assistenti sociali dell’ufficio Servizio Sociale per Minorenni (Ussm) di Perugia.
Family Roots nasce come progetto finanziato dalla Commissione Europea, DG Freedom, Security and Justice, programma Fight Against Crime e realizzato dall’ufficio studi e ricerche del dipartimento per la Giustizia Minorile, dall’IPRS (Istitituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali), dal dipartimento della Giustizia Minorile Portoghese e dal CJD Eutin Germania.
Il progetto, sulla scia delle positive esperienze europee, è stato avviato nel 2009 in varie regioni italiane e dal 2014 anche l’Umbria è stata inserita nella sperimentazione. Family Roots nasce dalla percezione che la famiglia, soggetto centrale nel lavoro sociale, vada potenziata nel progetto socio-educativo in area penale minorile e vista come risorsa ed elemento attivo di cambiamento.
Nell’ambito del progetto è stato avviato, in collaborazione con l’ufficio Servizio Sociale Minorenni di Perugia e  gli operatori del sociale dei Comuni di Terni, Gubbio, Assisi, Bastia Umbria, Città di Castello, Foligno, Spoleto e Perugia, un percorso formativo curato dall’Iprs finalizzato all’approfondimento della conoscenza di modelli di intervento rivolti alle famiglie.
Sono stati presentati quattro modelli: gruppi di mutuo-aiuto (già largamente sperimentati sul territorio ternano nelle attività ordinarie del servizio sociale), gruppi multifamiliari, gruppi Gestalt e Family Group Conference. Nel primo semestre 2015, i minori ed i giovani adulti autori di reato in carico all’ufficio Servizio Sociale Minorenni di Perugia sono stati 320 di cui 65 nella Zona Sociale n. 10, di cui Terni è il Comune capofila.

"Tale presenza significativa nel territorio ternano - dichiara il vicesindaco con delega al Welfare Francesca Malafoglia -   ha promosso l’attenzione dell’Amministrazione in una delle aree d’intervento legate al piano per la sicurezza sociale e per le politiche a sostegno delle famiglie. In accordo con l’Ussm di Perugia, infatti, è stata scelta proprio la città di Terni per attivare il primo ciclo di cinque incontri, con cadenza quindicinale, impiegando il modello dei Gruppi multifamiliari il quale prevede che i partecipanti, attraverso narrazioni di gruppo, attivino ed esperiscano i propri rapporti familiari condividendo la comune condizione della presa in carico del proprio figlio da parte del sistema della Giustizia Minorile ed al contempo mettendo in campo le proprie risorse per superare l’evento critico.  Questa prima sperimentazione, conclusasi positivamente, ha rafforzato il legame di fiducia tra famiglie e Servizi, che hanno avviato un nuovo modo di lavorare insieme, creando altresì un’alleanza costruttiva e intergenerazionale tra famiglie.
È intenzione dell’Amministrazione Comunale - conclude il vicesindaco - non solo mettere a regime il modello in collaborazione con l’Ussm di Perugia con il quale c’è già da anni un protocollo d’intesa, ma anche trasferirlo in altre aree di intervento socio - educative quali, ad esempio, quelle legate all’evasione dell’obbligo scolastico".

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017