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"Gli uffici postali di Piediluco e Collestatte non sono rami secchi"

(Ufficio stampa) - Sulla vicenda degli uffici postali di Collestatte e Piediluco, sulla loro paventata soppressione il sindaco Leopoldo Di Girolamo scrive al presidente dell'Anci Umbria Francesco De Rebotti, inviandogli due  articolate e dettagliate schede. Due report sull'attività delle due strutture,  sul bacino di utenza, sul ruolo territoriale. Analisi che toccano anche alcuni aspetti dei costi di esercizio "Dalle schede che inviamo all'Anci per chiedere un'azione comune di tutti i comuni umbri nei confronti di Poste Italiane, emerge in maniera chiara - dichiara il sindaco di Terni - che ci troviamo di fronte a due uffici postali pienamente operativi, che vedono operazioni, correntisti, in particolare persone anziane con scarsa possibilità di spostarsi altrove. Due strutture con un ruolo territoriale significativo in zone dinamiche sia per quanto riguarda i passaggi che le presenze. Insomma tutt'altro che rami secchi da tagliare. Il nostro augurio è che l'azione portata avanti dai comuni umbri, dalla Regione dell'Umbria, trovi un'adeguata risposta da Poste Italiane. D'altronde il piano di razionalizzazione presentato da Poste ha trovato molte critiche in tutta Italia, e tutte le regioni, ad iniziare dalla Lombardia, chiedono un ritiro del provvedimento è una discussione a più ampio raggio sul ruolo  di Poste Italiane, società per azioni, è giusto ricordare, il cui capitale è comunque posseduto al 100% dal ministero dell'Economia e che sino all'anno 2016, con possibilità di proroga fino al 2026, la società è tenuta ad erogare il cosiddetto servizio universale, ovvero è tenuta a fornire alcuni servizi essenziali ad un prezzo controllato".

Una sintesi delle due schede. Collestatte, che si compone oltre che del centro storico di frazioni e case sparse, risiedono 2.033 abitanti. La sua conformazione può essere incasellata in quella categoria di comuni che la delibera 342/14/CONS. dell’autorità per le garanzie nelle Comunicazioni definisce comuni rurali, avendo (art. 2 comma 3 lettera a) una densità abitativa inferiore a 150 ab./kmq , e le caratteristiche orografiche per essere definito anche un comune totalmente (o quantomeno parzialmente) montano. L’ufficio postale attualmente presente è ubicato a ridosso del borgo storico in un locale in affitto da privati per un importo di 250  euro al mese, effettua circa 110 movimenti al giorno per un totale di circa 160 correntisti prevalentemente pensionati che avrebbero serie difficoltà a raggiungere l’ufficio postale più vicino che è quello di Papigno e dista 7 km. Peraltro i pensionati sono storicamente fidelizzati verso Poste Italiane ed i suoi servizi e si troverebbero costretti a modificare le loro abitudini rivolgendosi ad altri sportelli bancari. In virtù di queste considerazioni si ritiene che, nell’ambito del ragionamento generale sulla razionalizzazione degli uffici postali, sia opportuno equiparare le valutazioni sul territorio di Collestatte a quella dei comuni con pari popolazione e caratteristiche. Il Comune di Terni chiede la revoca dell’ipotesi della chiusura dell’ufficio postale di Collestatte non ravvedendone, oltre che la strategicità, anche le possibilità di rispetto della delibera 342 dell’autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, ed al tempo stesso ritiene che se Poste Italiane dovesse ritenere comunque di procedere ad una razionalizzazione, ad esempio diminuendo i giorni di apertura settimanali, questi non debbano essere inferiori a 4 in luogo degli attuali 6, al fine di continuare a garantire un adeguato servizio pubblico minimo ai cittadini, ed un rinnovato rapporto di fiducia correntisti/ufficio postale. Il Comune di Terni suggerisce inoltre di valutare l’opportunità di installare uno sportello postamat in uno dei locali di proprietà dell’amministrazione comunale a ridosso della biglietteria della Cascata delle Marmore a Collestatte Piano.
Anche per l’ufficio di Piediluco si riscontrano caratteristiche analoghe a quelle di Collestatte: circa 140 movimenti al giorno per circa 100 correntisti, perlopiù pensionati. L’ufficio, utilizzato anche dai cittadini residenti in frazioni del reatino e dai molti turisti che frequentano la zona, è situato a ridosso del borgo storico e dista 7 kilometri dall’ufficio postale più vicino nel Comune di Terni che è a Marmore. La conformazione di Piediluco può inoltre essere incasellata in quella categoria di comuni che la delibera 342/14/CONS. dell’autorità per le garanzie nelle Comunicazioni definisce comuni rurali.
Per questi motivi il Comune di Terni ritiene inapplicabile la razionalizzazione degli orari e dei giorni di apertura dell’ufficio postale di Piediluco.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017