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I giardini pubblici di Piediluco intitolati ad Enea Armeni

(Ufficio stampa) - Il 6 luglio, a Piediluco, l'intitolazione dei giardini di Piediluco ad Enea Armeni con l'intera mattinata dedicata a ricordare questa figura di spicco del mondo del lavoro e dell'impresa che ha caratterizzato la vita della Valnerina nel corso del '900. Alle 10.30 alla scuola media un ricordo della figura di questo ternano che fu anche inventore; alle 11,30 la targa commemorativa posta sulla casa natale in via IV Novembre; alle 11 la cerimonia ai giardini di via Raniero Salvati. Alla manifestazione sarà presente l'assessore alla Toponomastica Marco Malatesta: "E' importante ricordare una figura di artigiano e ideatore che costituisce un punto di riferimento e di ispirazione, particolarmente in questo momento di crisi dove occorre anche avere fiducia e persone con idee innovative. La figura di Armeni è stata oggetto di approfondimento da parte della rivista Memoria Storica e per questo è tornata anche ad essere centrale. Il suo nome rientra in un più ampio progetto di toponomastica che punta a riportare in luce i personaggi che hanno fatto grande Terni nell'ottocento e nel novecento".

Enea Armeni, artigiano e imprenditore di Piediluco (1909-1983)
Aveva alle spalle una profonda conoscenza dei segreti della lavorazione del ferro, essendo figlio ed erede dell’officina-fonderia del padre Carlo, risalente all’ottocento, censita come bottega artigiana centenaria nel 1961, in occasione del primo centenario dell’unità d’Italia, e a cui per l’occasione fu conferita una medaglia d’oro.
La perizia pregressa nella lavorazione del ferro fu rifinita da un diploma di “motorista” con specializzazione nei motori a scoppio, conseguito nel 1929, che aveva contemplato studi di matematica, geometria, disegno, fisica e meccanica applicata e che permise all’Armeni di versarsi in attività le più diverse:
-inventore, a fine anni ’20, di un cambio per biciclette e costruttore in proprio, nell’officina paterna, di velocipedi che potessero sfruttare l’invenzione;
-titolare, dal 1937 al 1960, di una ditta di autotrasporti con sede in Piediluco, iscritta alla Camera di Commercio di Terni;
-costruzione e attivazione, tra la fine degli anni ’30 e gli inizi degli anni ’40, di una fornace di laterizi impiantata sulla proprietà della famiglia, sempre a Piediluco.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017