Notizia

"Il Comune di Terni aderisca al Reddito Alimentare"

Il Comune di Terni aderisca al Reddito AlimentareFrancesco Filipponi (Pd)

 

(ufficio stampa) - "Anche  Il comune di Terni attui il progetto del Reddito Alimentare, il cibo non sprecato può essere sostegno per le persone e le famiglie in difficoltà", dichiara il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi. 
Il consiigliere comunale ha presentato un atto di indirizzo che parte dalla constatazione che "Il tema della lotta allo spreco alimentare è divenuto anch’esso una questione centrale;  l'emergenza pandemica ha aggravato una crisi sociale in atto già da anni nel nostro Paese, causando un aumento della povertà; il 10% della popolazione italiana non riesce ad alimentarsi in maniera equilibrata e regolare. Allo stesso tempo, la sola filiera della distribuzione alimentare spreca ogni anno 230mila tonnellate di generi alimentari; Eppure, a fronte di queste cifre, i prodotti recuperati e distribuiti dal Terzo settore rappresentano una percentuale compresa tra il 4 e l’8% del totale. Parliamo di migliaia di tonnellate, e di un lavoro dietro quelle percentuali enorme, frutto di un’attività instancabile da parte di decine di migliaia di volontari. Ma purtroppo insufficiente rispetto ai fenomeni. E questo non perché gli Enti del terzo settore non si impegnino, anzi, al contrario, fanno sforzi enormi. Ma perché gestire 230mila tonnellate di prodotti alimentari e sfamare (regolarmente) 5 milioni di persone distribuite su oltre 6 mila comuni non è un processo interamente gestibile da una rete di associazioni e fondazioni".
"Come Comune dI Terni - prosegue Francesco Filipponi -  abbiamo la disponibilità di importanti capitoli di spesa legati all'ambito delle politiche sociali. Il Reddito alimentare è un progetto sociale che prevede lo sviluppo nazionale di un rapporto di collaborazione tra Istituzioni, privati e Terzo settore per la preparazione di pacchi alimentari attraverso lo spreco della distribuzione e la loro successiva erogazione nei comuni ai cittadini in stato di indigenza. E’ lo strumento di contrasto a spreco fame frutto del riequilibrio dei rapporti.
Si tratta di un progetto nazionale, che trova applicazione nei Comuni, organizzata a livello centrale dallo Stato e poi diffusa capillarmente sui territori.
Da un punto di vista pratico, lo Stato individua la platea di beneficiari, facendo, inoltre, mettere a disposizione dei comuni degli spazi utilizzabili nei quartieri e costruire un’infrastruttura digitale adeguata per la sua gestione e la sovrintendenza del processo di ritiro/distribuzione dei pacchi stessi. Lo Stato, individuata la platea, dà un’utenza sulla App del Reddito alimentare. Tramite l’INPS si individuano i beneficiari, quei cittadini fragili a cui un sostegno alimentare garantirebbe un supporto fondamentale. Tale sostegno alimentare si sostanzia in uno o due pacchi a settimana, a seconda dell’ISEE e del nucleo familiare. Ai cittadini aventi diritto viene dato un codice univoco attraverso il quale registrarsi sulla app del Reddito alimentare, con la quale potranno prenotare pacchi alimentari". 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 06/04/2022