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Il consiglio comunale approva il rendiconto 2022

(ufficio stampa) - Il Consiglio comunale di Terni ha approvato oggi, con 19 voti a favore e 19 contrari, il rendiconto di gestione 2022 e la relativa relazione, nella quale sono riportati i fatti di rilievo e le informazioni necessarie alla corretta lettura dei dati contabili.

Dall’atto, così come modificato da un emendamento del sindaco approvato contestualmente al rendiconto stesso, emerge che la gestione 2022 si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 1.531.770,40 euro, risultante dalla differenza tra risultato di amministrazione al 31 dicembre 2022, pari a 65.466.862,57 euro, e parte accantonata (47.623.390,11 euro), la parte vincolata (15.741.780,70 euro) e parte destinata agli investimenti (569.921,36 euro).

Il documento dà atto, inoltre, che il conto economico si chiude con un risultato positivo di esercizio di 21.302.409,66 euro mentre il patrimonio netto presenta una consistenza di 254.791.706,19 euro e un fondo di dotazione di 169.130.665,57 euro.
Allo stesso modo prende atto della sostanziale riconciliazione dei saldi con il tesoriere nonostante la mancata parifica per effetto dell’esistenza di una differenza di 800.610,15 euro di cui alla sentenza della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale Umbra, n. 41/2022, pari al potenziale debito dell’Ente, eventualmente da regolarizzare ad esito negativo del giudizio in corso, e oggetto di idoneo accantonamento.

L’emendamento presentato dal sindaco modifica radicalmente l’atto che, nella sua formulazione originale, riportava un risultato di amministrazione pari a -25.789.698,23 euro, scaturito dalla necessità di ottemperare alle previsioni normative introdotte dal cosiddetto Decreto aiuti bis (D.L.115/2022 convertito con modificazione in legge n. 142/2022), ovvero dall’obbligo, per gli enti locali in dissesto finanziario che abbiano eliminato il fondo di anticipazioni di liquidità (FAL), di istituire in sede di rendiconto 2022 un apposito fondo nel quale accantonare un importo pari alle anticipazioni di liquidità incassate negli esercizi precedenti e non ancora rimborsate alla data del 31 dicembre 2022. Nel caso del comune di Terni tale fondo anticipazioni liquidità, derivato da atti e fatti antecedenti al dissesto, sarebbe ammontato a 27.321.468,31 euro.

L’emendamento approvato elimina però la previsione di tale fondo, recependo le indicazioni del successivo D.L. 44/2023 il quale posticipa di un anno l’obbligo, per gli enti locali in dissesto, di ricostituzione del fondo anticipazioni liquidità, con conseguente slittamento di un anno, a partire cioè dall’esercizio 2024, del termine a decorrere dal quale i comuni sono tenuti a provvedere al ripiano in quote costanti, entro il termine massimo di dieci anni, dell’eventuale maggior deficit determinato dalla ricostituzione del fondo rispetto all’esercizio precedente.

 

Data aggiornamento della pagina: 12/05/2023