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"Il mosaici di Cagli ben diversi dalla passerella della Telfer"

(Ufficio stampa) - "Chiedere il rispetto del patrimonio storico e architettonico di Terni è meritorio, accostare uno dei simboli artistici di Terni, i mosaici di Cagli, a una passerella in carpenteria metallica di pessima esecuzione, sulla quale c'è un chiarissimo parere della Soprintendenza che la definisce priva di interesse, è invece tutt'altra cosa. Anzi, è un danno a quelle vere testimonianze artistiche che necessitano di grande attenzione e che invece vengono messe nel calderone della conflittualità ad ogni costo", dichiara l'assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci.

"Oggi - prosegue l'assessore - c'è una nuova tappa sulla polemica sulla passerella della Telfer che addirittura viene accostata ai mosaici di un monumento simbolo di Terni, come la Fontana di Piazza Tacito. Si tratta di una forzatura gratuita in quanto sul quel collegamento all'interno dell'area industriale di Papigno ci sono giudizi chiari degli organi preposti e una situazione di pericolo oggettivo. Francamente non si riesce a vedere punti di contatto, neanche nell'ottica di una identità della città. Si tratta di una polemica, inoltre, che non rende giustizia  al grande lavoro che il Comune di Terni ha fatto sul fronte del recupero e del riutilizzo del patrimonio industriale dismesso, divenendo una testimonianza preziosa in tutta Europa. Un modus operandi e una progettualità che è stata dimostrata anche sulle vere testimonianze industriali di Papigno, che hanno valenza e consistenza ben diversa dalla passerella in oggetto. Come amministrazione comunale siamo impegnati con tutte le nostre energie su emergenze culturali di grandissimo rilievo, come il Verdi e la Fontana di Piazza Tacito, facendo i conti con risorse difficilissime da reperire. Creare false emergenze e presunti patrimoni da salvare rischia di distogliere energie fondamentali e di allontanare la città dal salvataggio dei suoi indiscussi simboli".

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017