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“Il peso dell’Ast sul calo dell’export umbro: un segnale su cui riflettere”

(Ufficio Stampa) – “I dati forniti dall’Istat nella giornata di ieri relativi all’export nazionale riferito al primo semestre 2013 sono molto preoccupanti per l’Umbria e in particolare per la Provincia di Terni”. Lo scrive, in una propria nota, il presidente del consiglio comunale di Terni, Giorgio Finocchio.
“I dati percentuali negativi che portano a segnare un - 7% circa dell’Umbria (in forte controtendenza con il dato dell’Italia centrale che cresce in misura rilevante + 3% circa) con un dato disaggregato per Province che segna la grande difficoltà della provincia di Terni con un - 27%, (e del settore dei metalli in particolare - 32%) stanno a certificare, se ce ne fosse ancora bisogno, la rilevanza assoluta che la vicenda AST ha per l’Umbria e per Terni”.
“Basti ricordare che il solo settore dei metalli della provincia di Terni, in valori assoluti, pesa per ca. il 30% sull’export umbro e per l’80% circa sull’export della provincia di Terni. Che cosa starà succedendo? E’ così difficile da capire? Servono complicate analisi o la realtà si spalanca semplicemente di fronte a noi? Perché non ci sono reazioni adeguate a questo stato di cose?”.
“E’ in gioco il futuro economico e finanziario della città e dell’intera regione”: questa la frase che ci siamo continuamente ripetuti nelle varie iniziative che si sono svolte negli ultimi mesi sulla vicenda AST. Se qualcuno poco accorto avesse continuato a considerare questa frase come semplice ritornello o limitarlo al tipico slang della conca ternana, è bene che cominci a capire  quello che può significare un epilogo problematico della vicenda AST per Terni e per l’Umbria”.
“Le performance economiche di Terni e dell’Umbria risultano assolutamente drogate dalla vicenda AST: essere classificati fra i migliori o i peggiori, volente o nolente, oggi, dipende quasi esclusivamente dall’unico motore in grado di trainare o di fermare da solo il carro umbro”.
“Non possiamo attendere altri dati: la strategia da mettere in atto – conclude il presidente Giorgio Finocchio - non può essere quella della continua melina e dell’attesa. Non è difficile da capire che il tempo non ha giocato e non può giocare a nostro favore, che la partita è in corso da tempo e che il risultato che si sta determinando rischia di essere negativo”. 
“Formulo ancora una volta un appello accorato a tutti i protagonisti della vicenda ai vari livelli – conclude Finocchio - affinché ci sia la necessaria determinazione e consapevolezza e si possa giungere ad un’azione che possa portare ad un risultato positivo per la nostra comunità”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017