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"Per il Teleriscaldamento manca solo il gestore”

(Ufficio stampa) – “La realizzazione della rete di teleriscaldamento rappresenta una delle opere più innovative nel campo energetico ed ambientale. Alla luce di alcuni interventi sui mezzi di comunicazione - dichiara una nota dell'assessorato ai Lavori Pubblici - si rende necessario portare a conoscenza della pubblica opinione i reali aspetti della vicenda che chiariscono l’operato dei tecnici ed il risultato raggiunto.
E’ evidente che le problematiche che hanno caratterizzato la realizzazione dell’impianto, che vedono ancora oggi il Comune di Terni impegnato in un pesante contenzioso con l’impresa esecutrice, hanno contribuito a dare un’idea sbagliata della situazione.
L’impianto prevede, come noto il recupero di cascami termici, prodotto dall’Ast (fumi) e la trasformazione del calore sottratto agli stessi in acqua surriscaldata immessa nella rete.  Gli impianti domestici realizzati dagli utenti sono integrativi per le famiglie, in quanto il flusso di calore è soggetto al mutare delle lavorazioni del  ciclo industriale,  dato da sempre alla base del progetto. Quindi non è mai stato detto che l’impianto di teleriscaldamento sia sostitutivo  di quello privato.
Gli allacci previsti dal progetto sono solo una minima quantità di quelli potenzialmente attuabili e sostenibili dalla rete realizzata. E’ evidente che la vera importanza di tutto l'investimento non è semplicemente l'energia termica oggi recuperata dalla Ast (peraltro a costo zero) ma la possibilità di attuare una vera e propria urbanizzazione implementabile in ogni momento. La rete non solo è stata dimensionata per poter vettorializzare dieci volte l'energia oggi prodotta ma progettata in modo tale che il suo percorso sia strategico per poter per raggiungere zone rilevanti della città, come Borgo Bovio e Piazza Tacito.  E’da segnalare che in virtù di tale potenzialità l’Amministrazione Comunale nel tempo ha avviato la progettazione di nuovi impianti  di cogenarazione e rigenerazione, per poter far diventare la rete  esistente un moderno sistema di risparmio per la collettività sia in termini economici che in termini di impatto ambientale.  Altro dato importante è il fatto che il calore della rete di teleriscaldamento possa essere considerato per l’utenza a costo zero, è assolutamente falso, in quanto, come in ogni altra città servita, il calore distribuito avrà un costo per l’utente anche se più conveniente di quello prodotto dalle caldaiette private a gas.
 E’ quindi falso imputare al mancato avvio della distribuzione la causa dei disagi economici delle famiglie residenti nel quartiere Ater di Borgo Bovio.
Ultimo aspetto da evidenziare, attualmente inspiegabilmente taciuto negli interventi sui mezzi di comunicazione, è che la rete urbana è terminata e positivamente collaudata, mentre sono in corso i collaudi a caldo del generatore all’interno dell’Ast.  Parallelamente il Comune di Terni sta istruendo una gara di evidenza pubblica per individuare il possibile gestore dato che, a norma di legge, non è possibile il diretto trasferimento all’Asm come inizialmente ipotizzato”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017