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Impianto di pirolisi: il Comune riscontra incongruenze nelle dichiarazioni edilizie

(ufficio stampa) – Il Comune di Terni  in merito all’impianto di  Maratta per la produzione di combustibile da materiale plastico,  rende noto che, a seguito di controlli tecnici e amministrativi, sono emerse alcune incongruenze tra le dichiarazioni di conformità urbanistico e edilizia allegate alla pratica di autorizzazione unica ambientale presentata da Viterbo Energy e le rappresentazioni grafiche della situazione esistente in loco, risultante da titoli abilitativi edilizi rilasciati ad altri soggetti giuridici. Entrambe le documentazioni riguardano il medesimo immobile su cui è prevista la riattivazione dell’impianto produttivo.
Gli uffici, conseguentemente, hanno avviato un procedimento volto ad accertare la coerenza e la veridicità delle  dichiarazioni di conformità. In esito agli accertamenti, da effettuare in contraddittorio con la società proprietaria delle aree (Mediocredito Italiano Spa) e con la Regione dell’Umbria (che ha curato gli aspetti istruttori dell’Aua), si potrà concludere il procedimento confermando le autorizzazioni rilasciate oppure annullando le stesse in via di autotutela amministrativa.
“L’operato del Comune di Terni – dichiara l’assessore all’Ambiente Emilio Giacchetti – è ancora una volta incentrato sul massimo rispetto delle norme e sulla trasparenza nella comunicazione ai cittadini. Noi diciamo con massima chiarezza che è errato, fuorviante, parlare di inceneritore, mini o maxi che sia, siamo di fronte a un impianto di pirolisi, teso alla produzione, dalla materia plastica, di olio combustile e gas. Il suo impatto ambientale non può essere nella maniera paragonato a un impianto di incenerimento dei rifiuti, ciononostante tutto deve essere in perfetta regola. Alla Regione spetta una valutazione tecnico ambientale dell’impianto di Maratta al Comune di Terni una valutazione edilizia e acustica. Le competenze comunali hanno portato all’emersione di alcuni aspetti da approfondire. Se l’approfondimento dirà che si può andare avanti ne prenderemo atto, altrimenti l’autorizzazione, peraltro proveniente da una precedente voltura, verrà revocata, senza alcun tentennamento o riverenza verso questa o quella proprietà. A noi interessa il rispetto delle regole e la situazione ambientale del nostro territorio, il resto lo lasciamo ai vecchi e nuovi mistificatori”. 
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017