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La Consulta chiede al consiglio comunale più attenzione all'integrazione

(Ufficio Stampa/Acot) – “Siamo delusi e dispiaciuti perché vorremmo essere presi in considerazione di più”. Lo ha detto il presidente della Consulta comunale per l'Integrazione, intervenendo oggi pomeriggio in consiglio comunale. Al primo punto dell'ordine del giorno c'era proprio l'incontro tra il consiglio e la consulta. Il presidente Maria Hotico ha dato lettura di un documento a nome della Consulta. Ha ricordato che tutti i membri eletti della Consulta sono volontari e che l'esperienza degli immigrati membri della consulta "deve essere presa in considerazione più seriamente perché è necessaria per un'integrazione vera”. “Molto dell'entusiasmo iniziale è venuto meno”, ha detto Maria Hotico, ma “il nostro lavoro è continuato comunque con il ricevimento della popolazione immigrata due ore al giorno dal lunedì al venerdì, con l'organizazione della giornata della memoria delle stragi dei migranti, con l'organizzazione, lo scorso 5 dicembre, di una giornata  per ritrovarci insieme tra stranieri e ternani e per condividere le nostre culture”.
Per i prossimi mesi  sono in programma: l'incontro con le altre consulte dell'Umbria, la giornata  internazionale della lingua madre  (21 febbraio), l'incontro con ambasciatori di varie nazionalità, incontri interreligiosi, l'intitolazione di un giardino della memoria per le stragi dei migranti (quello del parcheggio in via Guglielmi, o sul Lungonera).
La consulta ha anche proposto la modifica di alcuni punti del regolamento: la possibilità del presidente di ricandidarsi, la possibilità di votare e di candidarsi per la consulta anche per chi ha doppia cittadinanza; la realizzazione di una bacheca per gli annunci ai cittadini, l'assegnazione di un piccolo budget, un luogo di culto per le comunità.

Per il consiglio comunale sono intervenuti il presidente Giuseppe Mascio che, a nome dell'assemblea, che si è scusato con la Consulta per i rinvii degli appuntamenti calendarizzati nelle precedenti sedute, a causa di difficoltà oggettive.
Tra i consiglieri comunali Thomas De Luca (M5S) ha detto che la Consulta deve essere uno strumento utile evitando qualsiasi ghettizzazione. Per Silvano Ricci (SpT) “la collaborazione con la Consulta c'è stata e ce ne sarà sempre di più: occorre dunque andare avanti insieme”.
Per Paolo Crescimbeni (GM), “l'integrazione passa attraverso la strada della reciproca conoscenza”. “Per questo – ha detto Crescimbeni - avevo presentato una proposta, suggerita dalla consulta stessa, per creare un luogo di culto comune”. “Di recente ho trasformato questa proposta in un'altra più ampia per la realizzazione della casa delle culture per l'integrazione”.
Per Faliero Chiappini (CA) “non si tratta più di un ragionamento legato ad una situazione temporanea: l'integrazione è diventata una questione strutturale e fondamentale”. Chiappini ha ricordato di essere stato fin dall'inizio favorevole alla presenza di un rappresentante della Consulta alle sedute del consiglio comunale.
Andrea Cavicchioli (Pd) ha ricordato che “lo sforzo da fare è quello di dare risposte più avanzate al fenomeno migratorio, con atti concreti che riguardino le competenze dell'amministrazione”. “Il modello – ha detto - si costruisce attraverso un rapporto specifico con la Regione per le dinamiche del Fse e giornalmente con un rapporto non formale con gli interessati che segnali le disfunzioni e aiuti a trovare un equilibrio rispetto alle diverse esigenze”. 

Il vicesindaco Francesca Malafoglia, a nome della Giunta, ha ricordato di essersi confrontata più volte con la Consulta anche sulle criticità. “Si è trattato sempre di occasioni di confronto utile e propositivo”. Il vicesindaco ha anche sottolineato come la Consulta abbia già dato il proprio contributo nella predisposizione della progettualità comunale in tema di integrazione. “Siamo ora nella fase di ristrutturazione per quel che riguarda lo sportello migranti, anche sulla base delle indicazioni della Consulta che svolge invece un ruolo di ascolto e di indirizzo e non di servizio”. Francesca Malafoglia si è infine detta felice di avere altre richieste per la localizzazione del giardino della memoria, mentre ha ricordato che sul “tema del luogo di culto è stato prodotto un atto d'indirizzo da parte del consiglio che verrà ora discusso in commissione”. Ha infine ribadito che la Consulta ha un ruolo preminente per il contributo che può dare all'indirizzo politico sui temi dell'integrazione. “Dobbiamo trovare insieme la maniera migliore per governare il fenomeno migratorio privilegiando le persone: per questo la Consulta è e sarà sempre di più uno strumento essenziale per definire le strategie in maniera collaborativa”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017