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"Le produzioni da remoto per rilanciare il Cmm"

(ufficio stampa) - "La necessità di contenere la pandemia vietando l'aggregazione - dichiara in una nota il consigliere comunale di Terni Civica Michele Rossi -  terrà forzatamente chiusi locali, teatri e palazzetti per chissà quanto tempo.
Così il mondo dei festival, degli eventi e dell'intrattenimento dovrà completamente ripensarsi.
Alcuni già stanno pensano alla trasmissione in streaming a pagamento degli eventi e dei concerti che avevano in programmazione, da luoghi chiusi tecnologicamente attrezzati per le riprese da trasmettere poi digitalmente su piattaforme a pagamento.
E’ con queste premesse che mi domando che risorsa sarebbe stata avere oggi in città un Cmm cosi come lo si era pensato. Quanto utile sarebbe stata in questo momento quella struttura, a pieno regime, sul versante della produzione e diffusione del digitale. E quindi quanta ricchezza per la città in termini di ricaduta economica e di coinvolgimento di alte professionalità locali.
I teatri di posa e l'intera struttura erano parte di un progetto assai lungimirante perchè anticipava di decenni una realtà che oggi tocchiamo con mano e non possiamo farne più a meno.
Il Cmm invece da possibile occasione di sviluppo cittadino è ad oggi uno dei più grossi fallimenti delle amministrazioni passate; negli anni ha accumulato milioni di debiti a causa di assurde gestioni, di management inadeguati, di pure distribuzioni di poltrone da parte della politica.
Oggi ci rimangono grandi teatri adibiti a meri magazzini insieme ad uffici della regione poco frequentati, invece di laboratori di innovazione unici nel contesto italiano mai così utili come in questo momento storico.
Rimane l'ennesima occasione persa per una città troppo sfortunata riguardo a classe dirigente e lungimiranza.
Mi domando, e in tal senso ho presentato apposita interrogazione di sprone all’amministrazione comunale, se esiste la possibilità in qualche modo di recuperare il tempo sprecato individuando soggetti privati in grado di attrezzare quegli spazi, o almeno affittandoli a prezzi molto concorrenziali, nel senso sopra descritto.
Se questa amministrazione intende magari, attraverso la creazione di un team interno, gestire tali spazi nell’immediato (e prima possibile) vista l’eccezionale possibilità data dalla situazione, proponendoli al mercato attraverso una vera operazione di marketing. Un'operazione che porterebbe - con tariffe concorrenziali, scontistiche​ o con possibili benefit - a rendere i nostri teatri di posa più appetibili e preferibili ad altri. In sostanza capire se l'eccezionalità del momento può dare nuova vita ai nostri teatri di posa".
 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 04/05/2020