"L’ufficio postale di Papigno non deve chiudere"

(Direzione Generale/Uff. Stampa) – “Negli ultimi tempi Poste Italiane ha comunicato un nuovo piano di riorganizzazione dei propri uffici dislocati in territorio umbro; tale manovra prevede la chiusura permanente di ben 50 uffici Postali, tra cui quello sito a Papigno”. Lo fanno sapere, in una loro nota, il presidente della Circoscrizione Est Stefano Bolletta e il consigliere Simonetta Bordacchini, delegata per la zona Velino.
“Il servizio – si legge ancora nella nota -  è stato a rischio chiusura anche alcuni anni fa, ma gli abitanti del paese si imposero affinché tale decisione non venisse adottata. Le loro richieste furono accolte ma, col tempo, l’ufficio Postale ha comunque ridotto il proprio orario di apertura: ad oggi la sede di Papigno è aperta solo tre giorni a settimana. Ed oggi, di nuovo, gli abitanti non sono disposti ad accettare di rimanere  senza il proprio ufficio Postale”.
“Questa sede è per i papignesi di fondamentale importanza, poiché ben il 71% della popolazione è formata da ultra  sessantacinquenni, molti dei quali non automuniti. La mancanza dei mezzi propri infatti non permetterebbe loro di raggiungere i due uffici Postali più vicini quelli di Marmore e Campomicciolo, poiché sono entrambi scarsamente collegati. Gli abitanti di Papigno si  stanno perciò  facendo firmatari di una petizione per evitare che le Poste vangano chiuse e chiedono l’ausilio del Sindaco di Terni e della Giunta Comunale affinché si possa trovare una soluzione”.
“La prima Circoscrizione Est – concludono Bolletta e la Bordacchini - appoggia pienamente i papignesi nella loro causa e si batterà insieme a loro per far rimanere aperto l’ufficio. Le Poste Italiane sono e devono rimanere un‘istituzione presente in modo capillare su tutto il territorio Italiano, vicino ai cittadini ed alle esigenze dell’intera comunità. La Circoscrizione si impegna a sollecitare il sindaco affinché intervenga a sostegno delle esigenze degli abitanti di Papigno”.