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Messa in sicurezza di Cesi: oggi il collaudo del 9° stralcio

(Ufficio stampa) - Questa mattina sono in corso le operazioni di collaudo dei lavori di 9° stralcio del consolidamento della massa rocciosa di Cesi. L'intervento era stato attivato con procedura di urgenza il 18.6.2012 in seguito al manifestarsi di movimenti di massi dal fronte sovrastante la zona d’intervento, che hanno reso necessaria una approfondita ed aggiornata indagine conoscitiva del versante, atta a valutare le necessarie opere di messa in sicurezza. Lei indagini avevano evidenziato un’aggravarsi del pericolo di frane di crollo per massi di considerevoli dimensioni, determinando un elevato grado di rischio sul sottostante abitato di Cesi.
Pertanto, in attuazione al Piano nazionale degli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio dell’Umbria, il commissario straordinario delegato dal governo per la realizzazione degli interventi Vincenzo Santoro e i tecnici del servizio geologico e sismico della Regione Umbria hanno permesso al Comune di Terni di attuare l’ultimo stralcio, anticipando la somma di 510.000 euro  sul X stralcio programmato per € 1.500.000,00. Il sindaco Leopoldo di Girolamo, con un' ordinanza del 18.6.2012, aveva disposto ai tecnici comunali, di proseguire con la massima urgenza a dar corso alle opere di bonifica e consolidamento nelle zone non ancora protette.
"Siamo soddisfatti  del lavoro e delle soluzioni tecniche adottate. In particolare - dichiara l'assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci -  perché le barriere che oggi si stanno collaudando hanno svolto la loro opera di contenimento di importanti blocchiche si sono distaccati dal versante per effetto delle contiene pioggie".
Nel frattemo i tecnici della direzione Lavori Pubblici stanno portando a termine il progetto definitivo del 10° stralcio per  1.500.000 euro già previsto nel Apq Stato – Regione degli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico in Umbria.
"E’ un programma davvero importante - prosegue Ricci -  perché grazie al sostegno dello Stato e della Regionea Terni potranno essere attuati importanti interventi per la difesa del suolo e la tutela del rischio idrogeologico, come la difesa dell’abitato di Cesi per 1.500.000 euro; il consolidamento versanti rocciosi Cascata delle Marmore per   2.000.0000 di euro; la messa in sicurezza idraulica del Fiume Nera dal tratto da Ponte Allende alla Zona Indrustriale di Maratta per 11.000.000 di euro".
Cesi è stato minacciato da pericoli geologici incombenti già in epoche passate, sono ancora visibili interventi di incatenamento dei massi, sottomurazioni di cenge eseguiti negli anni ‘30. Ad ottobre 1987 si è verificato il crollo di un masso di volumetria 20-25 metri cubi, proveniente dai contrafforti montuosi che sovrastano la parte sud-orientale di Cesi. Il masso ha proseguito la sua corsa fino ad arrestarsi in corrispondenza del muretto di recinzione che delimita il cortile dell'istituto Peticca adibito a scuola materna.
Fenomeni di questo tipo, ancorché di volumetrie minori, si susseguono con una certa regolarità, basti osservare i massi che si sono arrestati lungo il pendio e quelli intercettati dalle barriere paramassi. A seguito di quanto sopra, l’Amministrazione Comunale ha provveduto, sulla base dei finanziamenti disponibili, ad affidare per stralci 9 funzionali, lavori che mitigassero il rischio sull’abitato di Cesi per un investimento complessivo di  4.017.574,35 euro sostenuto da finanziamenti Statali, Regionali e Comunali.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017