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Nannini (FdS): “Dalla Basell un silenzio assordante”

(Direzione Generale/Uff. Stampa) - “Ancora una volta - semmai ce ne fosse bisogno - il silenzio assordante della multinazionale Basell, impone una seria riflessione sui comportamenti che ledono i diritti fondamentali dei lavoratori”. Lo scrive, in una sua nota, il presidente del gruppo consiliare della Federazione della Sinistra, Mauro Nannini.
“Il ritiro annunciato di Terni Research, non fa altro che alimentare i dubbi sulla volontà della multinazionale di mantenere un polo di eccellenza per lo sviluppo della green economy; in assenza di regole nazionali, i comportamenti di alcune multinazionali in questi ultimi anni hanno devastato parti produttive del territorio nazionale”.
“I governi precedenti – scrive ancora Nannini – totalmente assenti con politiche nazionali  industriali, non hanno fatto altro che alimentare lo svuotamento delle politiche industriali stesse”.

“Esprimo la mia totale vicinanza a tutti i lavoratori della Basell – prosegue Mauro Nannini -  per il senso di scoramento e incertezza che in questi momenti stanno vivendo. Se questa operazione fallisce, a rischio è tutto il polo chimico ternano, con conseguenze disastrose per l'intero territorio”.
“Il rischio concreto, oltre alla macelleria sociale che si sta producendo sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie, è che ombre speculative possano aggirarsi nel territorio per la variazione dell'uso dell' area: come Rifondazione già un anno fa abbiamo chiesto al sindaco che ciò non avvenisse: per questo è necessario mettere in campo ogni strumento, compreso il provvedimento eccezionale dell' esproprio”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017