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“Nell’appalto del canile norme applicate con rigore”

(Ufficio stampa) – “La procedura adottata in merito all’affidamento della gestione del canile municipale – sostiene una nota dell’assessorato all’Ambiente -  è pienamente rispettosa delle norme di settore, tutte gestite e applicate dagli uffici preposti, così come sono stati questi ad occuparsi di tutti i passaggi procedurali, ad iniziare dal bando pubblico. Anche se l’appalto rientra nella servizi parzialmente esclusi dall’ambito di applicazione del Codice dei contratti, il Comune di Terni ha ritenuto di dover avviare una procedura aperta di rilevanza europea che tiene conto di principi concorrenziali. Nei contratti pubblici la migliora offerta viene selezionata con il criterio del prezzo più basso o con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le stazioni appaltanti nella determinazione a contrarre scelgono quello più adeguato in relazione alle caratteristiche dell’oggetto dell’appalto e indicano nel bando di gara quale dei due criteri sarà applicato per selezionare la migliore offerta. Il modello gestionale del canile di Colleluna negli ultimi due anni è stato attuato attraverso un progetto che ha avuto lo scolpo di analizzare ed individuare le azioni e gli obiettivi qualitativi idonei a superare tutte le criticità che si sono registrate nel passato, migliorando le prestazioni e riducendo progressivamente i costi storici. Il modello di gestione si è perfezionato ed ha permesso di testare tutte le sue componenti, producendo risultati veramente positivi.
Nel pubblicare il bando di gestione del canile, il Comune ha tenuto conto, quindi, anche degli obiettivi qualitativi (carta della qualità nella gestione)  e degli indirizzi espressi dalla Giunta, dalle Commissioni consiliari e dal Consiglio Comunale.
La normativa viene tenuta in stretta considerazione anche per le procedure di verifica – sempre gestite dagli ufficio preposti – per l’aggiudicazione definitiva. Al momento c’è un’aggiudicazione provvisoria ad un operatore economico che ha offerto un ribasso percentuale del 17,9%. E’ stata avviata la valutazione dell’anomalia dell’offerta in quanto la legge prevede che gli enti sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza. Al termine di questa ultima verifica verrà deciso se procedere all’assegnazione definitiva, con la firma del contratto, o se invece sarà necessario procedere in maniera diversa. In ogni fase comunque verrà tenuta nella massima considerazione l’obiettivo primario di tutta la vicenda e cioè una gestione del canile soddisfacente alle esigenze di efficienza che la struttura merita”. 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017