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“No ad un depotenziamento del canone concordato per gli affitti”

(Ufficio Stampa) - “Invito il Consiglio comunale tutto a riflettere ed eventualmente, qualora ce ne fossero le condizioni politiche e finanziarie, fin dalla prossima manovra di assestamento di bilancio, a riconsiderare le proprie legittime decisioni riguardo l’innalzamento di un punto dell’aliquota IMU per le abitazioni con contratto di affitto a canone concordato”. Lo scrive in una propria nota il presidente del consiglio comunale Giorgio Finocchio.
“In un momento di grave crisi economica e sociale – continua Giorgio Finocchio - appare quantomeno superficiale penalizzare uno strumento di politica abitativa frutto di un accordo territoriale a forte valenza sociale che ha fornito positivi riscontri proprio nella nostra città - c’è stato infatti quasi il raddoppio degli affitti a canone concordato che oggi riguardano circa 3000 abitazioni (secondo un calcolo stimato probabilmente per difetto) e quindi 3000 famiglie - proponendosi altresì, in termini generali, di limitare e contrastare forme di elusione ed evasione fiscale nella gestione degli affitti, di estendere il diritto all’abitazione soprattutto in riferimento alle giovani coppie a basso reddito e come fattore di aumento della mobilità sociale”.
“Terni tra l’altro – scrive ancora il presidente - è stata l’unica città dell’Umbria ad operare in questo senso con ottimi risultati: un esempio positivo di applicazione federalista a seguito di scelte politiche verificabili di anno in anno. Tra l’altro, le motivazioni che hanno portato il Governo ad un abbassamento dell’aliquota della cedolare secca dal 19% al 14% sono da ricercare nel tentativo di ridare slancio ad uno strumento, quello del canone concordato, che aveva negli anni, a partire dalla sua istituzione (legge 431/98) e successivamente, subito una flessione: se vogliamo cioè rafforzare questo strumento dobbiamo implementare le misure a sostegno e non depotenziarle, con misure che oggi possono apparire in contrasto anche con gli orientamenti del governo nazionale”.
“Per questo – conclude Giorgio Finocchio - invito il Consiglio comunale, con la collaborazione fattiva della Giunta, ripeto a partire dalla prossima manovra di assestamento e successivamente, a mettere in atto tutte quelle politiche che favoriscono un accesso al diritto abitativo, a partire da chi ha una condizione economica realmente svantaggiosa”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017