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“Non abbiamo perso ulteriori finanziamenti sui Contratti d’area”

(Ufficio stampa) - “Apprendo con stupore – sostiene l’assessore allo Sviluppo Economico Sandro Piermatti -  quanto dichiarato dal presidente del consiglio comunale Giorgio Finocchio in relazione a un presunto immobilismo del Comune sull’eventuale possibilità di ricevere fondi non utilizzati per quanto riguarda il contratto d’area. Si tratta di una notizia priva di fondamento, che denota, tra le altre cose, una scarsa conoscenza degli strumenti della programmazione negoziata. Nell’atto di indirizzo e nelle affermazioni del Presidente si fa estrema confusione sui vari strumenti di programmazione negoziata. Non è la stessa cosa parlare di Contratti d’area, Patti territoriali e Accordi di Programma. Per inciso, la città di Terni è stata protagonista del Contratto d’area, di un Accordo di programma e di un Patto Verde, con specificità temporali e di materia di intervento completamente diverse. Il Contratto d’area, per essere chiari, unico contratto ad essere approvato per l’area Centro Nord, aveva delle specificità ben precise relative, in primo luogo, alla verticalizzazione dei processi produttivi e alla competitività territoriale ad essi collegati. Le opere infrastrutturali, ad esempio le aree industriali, furono sostenute da altri finanziamenti di carattere comunitario. L’Amministrazione Comunale, comunque, venuta a conoscenza, attraverso l’atto di indirizzo presentato dallo stesso Finocchio, di una circolare del ministero dello Sviluppo Economico relativa a un possibile rifinanziamento dei Patti Territoriali e dei Contratti d’Area, ha attivato per le vie brevi sia gli uffici comunali che quelli ternani di Sviluppumbria che gli stessi uffici regionali affinché si verificassero meglio le reali disponibilità di fondi. Voglio precisare che per quanto riguarda il contratto d’area il soggetto unico attuatore è la regione dell’Umbria e che il Ministero non ha mai interessato il Comune di questa possibilità. Da quanto emerge da una prima analisi della circolare del Ministero sembrerebbe che le aree del contratto d’area Terni-Narni-Spoleto non ricadano nella possibilità di accedere a questi ulteriori fondi. Nei prossimi giorni la Regione, così come abbiamo chiesto ufficialmente anche in data odierna, formalizzerà la propria posizione in una riunione specifica”.
“Ognuno di noi che svolge ruoli pubblici, in questo periodo di estrema crisi di lavoro e di risorse,  – conclude Piermatti -  dovrebbe, prima ancora di cercare il sensazionalismo della notizia, vagliare con attenzione le possibilità e le reali opportunità.  Far passare il concetto che c’è una amministrazione che perde occasioni di finanziamento e sviluppo per la città, può raccogliere facili plausi nell’immediato, ma di certo, alla lunga, non contribuisce al reale sviluppo della città stessa”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017