Notizia

“Non basta dire no all’imposta di soggiorno, occorre indicare soluzioni”

(Ufficio Stampa) – “Avverto l’esigenza di chiarire molti aspetti sulla famigerata Imposta di Soggiorno, emersi nell’audizione della seconda commissione consiliare, anche a seguito delle notizie di stampa”. Lo scrive in una propria nota il presidente della seconda commissione consiliare Sandro Piccinini
“In effetti – scrive Piccinini - la seconda commissione ha avuto l’intenzione e mi auguro anche il merito, di avviare una fase di audizioni con gli operatori del settore, partendo proprio dalle difficoltà economiche lamentate dagli operatori stessi”.
“La Commissione ha consultato il DITT, tramite il suo Presidente, Gabriele Giovannini, che lamentava il mancato ingresso del Comune di Terni, all’interno della compagine societaria del DITT stesso”.
“Il settore del turismo – continua Piccinini - è stato duramente colpito, sul piano finanziario dalle politiche di rigore e di bilancio degli ultimi tre anni che hanno cancellato ogni forma di finanziamento nel bilancio comunale, ad eccezione delle manutenzioni della Cascata delle Marmore e anche lì in misura minore del necessario”. “Il bilancio degli anni passati è vuoto per competenza e per cassa; vuoi per mancato trasferimento, vuoi per mancata assegnazione, vuoi per mancata liquidità. E i pagamenti non possono essere corrisposti né al DITT, né ad altri operatori creditori a meno che non si ponga rimedio alle modalità di finanziamento del settore del turismo”.
“In questo senso il tema che la commissione si è trovata ad  affrontare è stato proprio quello di come finanziare le attività connesse al turismo e con quali risorse di bilancio. Un argomento più che mai attuale, visto che di recente anche la Regione dell’Umbria ha decurtato tra le voci in Bilancio  dal 20% al 50% la voce per le funzioni del turismo a suo tempo conferite”.
“La commissione ha ribadito la strategicità del settore e ha manifestato una comunità di intenti, nel ritenere il settore del turismo un comparto strategico per lo sviluppo economico del territorio, non già la panacea a tutti i mali derivanti dalla crisi dei poli industriali, ma comunque un indirizzo, un segnale forte in direzione verso un possibile sviluppo, una via da seguire, se non per risolvere tutte le difficoltà, almeno per mitigare il lento e progressivo declino”.
“La commissione si è anche dichiarata possibilista  a valutare la possibilità di istituire l’Imposta di Soggiorno, che non è un odioso balzello in capo agli albergatori, ma un’imposta che grava sul turista: un’imposta sul consumo turistico che il federalismo fiscale municipale auspica. E anche in questa riflessione si ipotizzava un gettone secco di 50 centesimi, al massimo 1 Euro, su tutte le tipologie ricettive, che moltiplicato per 1,9 giorni di permanenza media, significa di chiedere € 1,90 a turista l’anno, che non sembra proprio un salasso”.
“Lo stesso Presidente del DITT, si è dichiarato contrario alla sua istituzione, se tale imposta non fosse istituita con destinazione vincolata, ma era disponibile ad un ragionamento se il gettito dell’imposta, attraverso il suo regolamento, fosse interamente destinato al finanziamento del turismo. Insomma un ciclo virtuoso generato dal turismo, ma che al turismo sarebbe ritornato, sotto forma di fonte di finanziamento delle attività comunemente condivise”.
“L’alzata di scudi, che ha visto uniti il sindaco e le associazioni di categoria, non spiega certo  come risolvere il problema del finanziamento del settore. Si dica quante risorse si possono destinare al turismo, 10mila, 20 mila euro l’anno, ma si indichino cifre precise. Quali e quanti eventi cancellare tramite una spending review che sdogani risorse per il settore”.
“Dichiararsi contro e non dire una sola parola su una benché minima soluzione – conclude il presidente Piccinini - significa relegare il settore all’immobilismo, al luogo della non-scelta, ed è proprio questa la strada che la seconda Commissione intende scongiurare, se ci riuscirà, con le audizioni. Solo al termine potrà avere un quadro preciso e fornire gli indirizzi per lo sviluppo del settore, ma se ciò non dovesse interessare potremmo pure celebrare il de profundis, da subito, visto che senza risorse economiche il turismo è destinato a rimanere un ramo secco”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017