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Nuovo edificio zona Duomo: "Il 7 febbraio un incontro"

(ufficio stampa) – L’audizione svolta questa mattina in 1° commissione con l’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Melasecche, richiesta con una atto di indirizzo dal consigliere Michele Rossi (Terni Civica) sul Nuovo edificio in Piazza Paul Harris ha portato a votare all’unanimità la proposta di redigere un unico atto di indirizzo che raccoglie tutti gli elementi sorti a seguito dell’ascolto. Il capogruppo di Terni Civica ha presentato una atto con il quale chiede informazioni sia sul nuovo edificio in via del Vescovado, sia sul  rinnovo della commissione per la qualità architettonica e del paesaggio.
Michele Rossi ricostruisce tutta la vicenda  che prende il via da un articolo di stampa del settembre del 2018 “relativo alla nuova costruzione di un edificio che si inserisce in un contesto di particolare valore artistico, per questo molte associazioni e cittadini si erano mobilitati”. Da qui la segnalazione alla Soprintendenza. Il consigliere chiede informazioni sul progetto di variante, sullo stato della pratica, sulle valutazioni e osservazioni dell’<ssessore e delucidazioni in merito alla commissione per la qualità architettonica e il paesaggio, che si trova a operare in regime di prorogatio da quasi un anno e chiede di conoscere le volontà relative al rinnovo dei membri.
“Ho voluto coinvolgere la 1° Commissione consiliare su una vicenda che interessa molti cittadini – dichiara il consigliere Michele Rossi (Terni Civica) – preoccupati, quanto me, della costruzione di un edificio, in pieno centro storico ed accanto all’Anfiteatro Fausto che rischia di stonare con il contesto nel quale sorge. Occorre a mio avviso fare del tutto affinché venga assicurato il rispetto dei beni culturali immobili”.
Enrico Melasecche, assessore ai L.L.P.P: “ Ci sono valutazioni di tipo politico e valutazioni di tipo tecnico. In merito a quelle politiche ribadisco le mie perplessità per il progetto di variante richiesto. Ritengo che la nostra città per la storia che la contraddistingue, possiede un contesto storico bellissimo, debba mantenere tutte le civiltà che si sono succedute nel territorio. Ho ritenuto di richiedere vincoli che non sono rispettosi del contesto storico e paesaggistico. Ci sono cose che non funzionano con la Soprintendenza. La verità è che le logiche ministeriali cambiano in funzione di chi si interessa del territorio. Le persone spesso non sono del luogo e non hanno presenza fisica continua e gli episodi di cui parliamo mostrano che non c’è un rapporto continuo. Nel corso del tempo si sono venute ad istaurare relazioni differenti con diversi sopraintendenti e questo può portare a delle sfasature. Nel caso specifico queste sono evidenti. Una edificazione di tre piani in quella zona per me è sbagliata. Tutta la  creazione della piazza è infelice. E’ un luogo poco frequentato, la manutenzione è a carico del privato, ma non ha mai preso piede malgrado la bellezza della stessa. Non essendo stata chiusa la notte o circondata da cancelli – prosegue l’assessore – la piazza è stata oggetto di vandalismo sfrenato. E’ stata vandalizzata in maniera oscena. La pietra sponga, materiale usato per la costruzione, è stata rovinata e per anni è stata lasciata in condizioni vergognose, sia per le scritte che ne hanno deturpato l’aspetto sia  per gli atti vandalici di cui è stata oggetto. Noi abbiamo rivisto la questione. Abbiamo creato un passaggio che consente una piccola circolazione di persone che dovrebbe rendere più difficile la devastazione. Metteremo una recinzione che chiuderà di notte il passaggio. Posizioneremo anche dei cartelli per mostrare che lì ci sono reperti archeologici e chiederemo ai privati il rispetto delle convenzioni. Emerge con evidenza dalla ricostruzione fatta dalla interrogazione del  consigliere Rossi, una posizione eccessivamente burocratizzata  della Soprintendenza. Il prg consentiva certe cubature e il progetto era previsto. I materiali e l’assetto generale della costruzione sembrano rispondere alle caratteristiche citate nell’interrogazione. Il mio timore è la realizzazione di una costruzione troppo contemporanea che non risponde alle caratteristiche della zona. A breve ci sarà un nuovo incontro in Soprintendenza con l’impresa e con i progettisti. La nostra intenzione è quella di far rispettare le vestigia storiche del luogo. Ora sentiremo anche i tecnici che potranno approfondire la questione”.
Michele Rossi (Terni civica): “Prima di dare la parola ai tecnici vorrei fosse messa a disposizione la richiesta di variante. Mi permetto di fare anche un’altra domanda. L’iter è fermo perché dovrà pronunciarsi la commissione per la qualità architettonica e il paesaggio che sta agendo in regime di prorogatio, il cui termine è però scaduto. La commissione doveva  essere costituita entro 6 mesi dall’insediamento della nuova legislatura. Si i pensa di rinnovarla?”.
Enrico Melasecche: "Il termine della proroga sono scaduti.  Mi sono attivato per porre in essere una nuova commissione. Questa è una storia lunghissima. Si decise nel passato di eliminare delle strutture i cui membri avevano ruoli ambigui. Chi stava in commissione poteva interloquire con il potere. L’allora maggioranza ritenne di eliminare quelle strutture. Giacciono molte pratiche che non si possono smaltire perché la commissione in base all’attuale regolamento non è insediata regolarmente. Con il sindaco avevamo ipotizzato di procedere e avevamo inviato delle lettere agli ordini per avere della disponibilità di nomi. La situazione ad oggi è di stallo. Ci dovremmo vedere venerdì mattina, alla luce delle istanze per vedere come procedere”.
Michele Zacaglioni, funzionario direzione Urbanistica Edilizia privata: “E’ stato fissato un incontro proposto dall’imprenditore che ha preso la proprietà dell’immobile per il 7 febbraio con la Soprintendenza a cui parteciperemo anche noi. L’incontro avrà la funzione di confronto tecnico. Vedremo se la Soprintendenza proporrà le modifiche richieste e se il proprietario accetterà. Sotto il profilo della conformità urbanistica non ci sono particolarità. Dovremmo recepire però il parere della commissione. Ad oggi la Sopraintendenza sta lavorando a questa apposizione del vincolo indiretto”.
Marco Fattore,  dirigente Urbanistica e Edilizia privata: “Volevo semplicemente porre in evidenza un aspetto. Il parere della commissione non è vincolante. Il rinnovo della commissione si sta oltremodo amplificando. La cosa dovrebbe essere solo una posizione tecnica. Noi facciamo una verifica sulla esistenza dei vincoli di legge. Dal punto di vista di esercizio del discrezionalità tecnica la commissione esprime un parere che non è vincolante. Solo il parere della Soprintendenza lo è. Sarà il consiglio che delibererà e preveda la nomina dei membri di questa commissione. Gli organi professionale dissentono dal nuovo regolamento e non hanno aiutato nella soluzione del problema. Quindi non hanno dato un contributo valido. Vedremo come risolvere in chiave dialogica e collaborativa. Qualora non riuscissimo in tempi brevi a non risolvere il problema scriverò che non abbiamo il parere della commissione perché non si è formata."
Consigliere Rossi: “Quindi la commissione non si esprimerà in merito alla questione? Ed ancora, come si è espresso l’Ufficio per il centro storico?”.
Enrico Melasecche: “La situazione della macchina comunale, in particolare modo della dirigenza e del fatto che il commissario ha eliminato due dirigenti ha fatto sì che un solo dirigente facesse tutto e non poteva operare se non di emergenza in emergenza. Con le reggenze si è riusciti a dare un minimo di normalità. Stiamo riprendendo in mano le cose. Il discorso dei 6 mesi rientra nel discorso di emergenza”.
Marco Fattore: “Rispetto alla domanda del consigliere Rossi, non ho detto che la commissione non si esprimerà ma la Legge Regionale in materia di rilascio di titoli edilizi parla di temi decisi. Se una Amministrazione non nomina una commissione non possiamo stare con le mani in mano. Cercherò di trovare anche con la Regione una soluzione. Sono decorsi i 6 mesi dall’insediamento di Latini ma non posso rilasciare provvedimenti o dinieghi perché non c’è ancora la commissione. Rischio il ricorso per  non aver rilasciato un permesso valido per legge. Sull’ufficio centro storico anche qui c’è stato un problema. Prima del commissariamento era stata effettuata una modifica nella Direzione Urbanistica Lavori Pubblici che ha comportato un frazionamento di una parte del personale in carico all’Urbanistica dirottato verso la direzione Lavori Pubblici. Era stato tolto un funzionario e mandato ai lavori pubblici, ma era rimasta la competenza all’urbanistica. Oggi, fortunatamente, la situazione in tal senso è stata modificata”.
Paolo Angeletti (Terni Immagina): “Mi sembra allucinante la situazione dello stato della commissione edilizia. Se gli ordini si rifiutano di inviare degli elenchi perché non si estrae a sorte?”.
Michele Rossi: “Io voglio esprimere a conclusione di questo confronto il mio parere di dubbio sul progetto. Non voglio mettere in dubbio la creatività ma mi sento di esprimere forti perplessità sulla contemporaneità dell’edificio situato in una zona di centro storico e dell’anfiteatro. Chiedo all’assessore di risolvere questa serie di problematiche e ragionare con lui su cosa possiamo fare noi come consiglio”.
 Enrico Melasecche: “Nel pieno rispetto dei professionisti io mi sono espresso con la richiesta del vincolo. Metto il mio impegno assoluto affinché si lavori per un rispetto del luogo. Il nuovo volume dovrà avere caratteristiche architettoniche per forme e materiali con il contesto del luogo.
 

 

Data aggiornamento della pagina: 24/01/2019