Notizia

Pennoni (Pd): “Tutelare l’Ufficio del Lavoro di Terni”

(Ufficio Stampa) – Il consigliere Michele Pennoni (Pd) ha depositato un atto d’indirizzo con il quale chiede che il consiglio comunale impegni il sindaco e la giunta ad intervenire contro la soppressione dell’Ufficio Territoriale del Lavoro. In particolare con l’atto s’intende impegnare la giunta a “porre in essere tutte le strategie necessarie per intervenire a livello ministeriale per modificare il testo normativo in discussione con l’obiettivo di depennare l’Ufficio Provinciale del Lavoro e delle Politiche Sociali di Terni da quelli in cui va soppressa la figura dirigenziale, e inserire invece l’Ufficio Provinciale del Lavoro di Terni tra le direzioni territoriali del lavoro previste dall’art.14 comma 2 della bozza di Dpcm  con il titolo “Regolamento di organizzazione del Ministero”. Tutto questo esprimendo riserva “sulla correttezza dell’inserimento dell’Ufficio del Lavoro di Terni tra i capoluoghi da declassare, considerando la netta diversità della città rispetto ad altre interessate dal provvedimento, sia in termini di presenza di imprese, che per il valore strategico sull’economia regionale e nazionale, sia in termini di ampiezza territoriale e di numero d’abitanti”.

Il consigliere Giocondo Talamonti del Gruppo Misto, interviene invece con una propria nota sulla vicenda delle squalifiche per i cori e gli insulti razzisti negli stadi. Un problema che – a suo parere – non si può risolvere con le squalifiche o le partite da giocare a porte chiuse. “A pochi – si legge tra l’altro nella nota -  è venuto il sospetto che il problema investa invece l’educazione sociale”. “Nessuno è stato sfiorato dall’idea che le curve siano diventate proprietà  esclusiva degli ultras. Solo  qualcuno s’è chiesto per quali motivi la presenza di spettatori negli stadi sia rovinosamente crollata.  Si pensi, inoltre, ai disagi a cui sono sottoposti i più innocui mortali per accedere allo stadio (file interminabili ai tornelli, richieste di documenti e controlli di check-in)”. “Per questo – conclude Talamonti – non possiamo continuare a nascondere la testa sotto la sabbia e a far finta che tutto va bene”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017