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Percorso per la Cascata: “Non rispettato l’atto del consiglio”

(Ufficio Stampa) – Le linee dell’atto d’indirizzo approvato nel giugno dello scorso anno dal consiglio comunale per la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale da Terni alla Cascata delle Marmore, non sono state attuate. Lo ha verificato la quarta commissione Garanzia e Controllo con una relazione che è stata presentata ieri in consiglio comunale e approvata all’unanimità dal consiglio stesso.

L’atto d'indirizzo al quale la relazione fa riferimento era stato approvato invece il 26 giugno del 2012, nell’ambito della discussione sul bilancio preventivo. L’atto era stato presentato dai consiglieri Riccardo Giubilei, Gianfranco Teofrasti, Valerio Tabarrini, Michele Pennoni e Sergio Trivelli del Pd per chiedere al sindaco e alla giunta "di anticipare all'anno 2012 l'intero finanziamento del lungofiume tra via dell'Argine e vocabolo Staino, con la realizzazione di una pista ciclopedonale, già inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, per un totale di 450mila euro con fondi già incassati attraverso le multe ambientali e attualmente suddiviso su tre annualità fino al 2014. Tutto questo nell'ambito di un progetto più ampio che porti alla realizzazione del percorso ciclopedonale dalla città alla cascata delle Marmore”.

La commissione Controllo e Garanzia ha verificato che “nel 2012 sono stati accertati € 28.781,41 di cui incassati € 27.213,91, alla data di oggi, ed impegnati circa € 3.250. Da cui consegue che a residuo sono andati € 24.000 circa. Nel 2011 sono stati accertati € 643.093,07 di cui incassati  € 419.000, alla data di oggi, ed impegnati circa € 22.000. Da cui consegue che a residuo sono andati circa € 400.000 e sono ancora da incassare circa € 223.000”.
“Si evidenzia perciò – si legge nella relazione - che per come sono stati assegnati gli introiti delle multe ambientali, a parte € 10.000 circa, che sono sugli investimenti nei due anni, il resto degli importi è stato ascritto per il corrente”. Inoltre, prosegue la relazione, dall’audizione con l’assessore Ricci e l’ufficio competente si è appreso che il progetto presentato prevede un sentiero pedonale e non una pista ciclopedonale. “In corso di audizione è stato evidenziato che il percorso, così come riprogettato, necessiterebbe di circa € 450.000 per la sua realizzazione, mentre negli anni 2011 e 2012 le somme destinate agli investimenti sono state solo pari a € 10.000, a fronte di un accertato di circa € 670.000 e di un incassato di circa € 440.000. Le somme vincolate per multe ambientali sono state destinate, per il 95% circa, a spesa corrente e, se pur ancora disponibili all’interno del fondo residuo, non utilizzabili per la pista ciclopedonale oggetto dell’atto di indirizzo”.

“Il percorso ciclopedonale per la cascata - ha commentato nel suo intervento Paola Ciaurro (Lb) - sarebbe un’ottima occasione per la città e per i turisti; sono stati avviati i lavori con fondi europei per altri settori del percorso, ma è deprimente verificare che proprio la parte che riguarda Terni non possa essere realizzata, nonostante gli indirizzi espressi unanimemente dal consiglio”.
Sergio Trivelli (Pd) ha fatto rilevare come la commissione non è di fatto riuscita a capire dove siano effettivamente finiti i soldi delle multe ambientali. “E’ possibile mettere nella spesa corrente dei soldi che sono vincolati per alcune attività specifiche sull’ambiente?”, ha chiesto Trivelli.
Leo Venturi (Terni Oltre) ha sottolineato come da questa vicenda si evidenzi anche un problema politico di rispetto del volere e dell’indirizzo del consiglio comunale. “L’idea di quest’atto non era solo quella di realizzare un’infrastruttura, ma soprattutto di valorizzare il nostro territorio”.
Anche Enrico Melasecche (Udc) ha parlato di “sordità assoluta da parte della Giunta”.
“Decidemmo di presentare quell’atto d’indirizzo – ha detto Riccardo Giubilei (Pd) - chiedendo l’anticipo delle somme sul 2013 visto che i fondi sembravano esserci, rispetto ad un progetto interessante, peraltro condiviso dallo stesso assessorato ai lavori pubblici con più soggetti, tra i quali il Cai, in un momento in cui l’amministrazione aveva deciso di ricandidare la cascata a patrimonio dell’Unesco”. “Il problema – ha aggiunto - è che questi fondi non sono transitati dall’urbanistica ai lavori pubblici”. “Occorre invece che l’amministrazione comunale abbia sempre ben presenti le priorità, come quella della valorizzazione della cascata delle Marmore ed il collegamento con i percorsi turistici regionali e nazionali, e proprio in questo senso rivolgo un appello al sindaco affinché si creino le condizioni perché si faccia partire questo progetto”.
L’assessore ai lavori pubblici Silvano Ricci ha ribadito l’importanza dell’intervento, che però non potrà portare, per problemi tecnici, alla realizzazione di una pista ciclabile, ma solo pedonale, con costi, dunque inferiori a quelli preventivati.
“In questo periodo – ha aggiunto Ricci non siamo stati fermi: abbiamo sottoscritto un protocollo con l’agenzia forestale, con la provincia di Terni per partecipare ad un bando che ci farà accedere ad un finanziamento di 120mila euro a fondo perduto. Non si tratterà di un intervento complessivo, ma di un primo stralcio. Non so se a settembre, nel bilancio di previsione, ci sarà margine per andare avanti, ma continuiamo a credere in questo progetto e in questo percorso che ci collega a quello fino alle foci del Nera, in stretta collaborazione con i Comuni della Valnerina”.
 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017