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“Più del 100% dei proventi della contravvenzioni alla sicurezza stradale”

(Direzione Generale/Uff.stampa) -  Nel 2009 a fronte di 5 milioni e 410 mila euro di proventi per le violazioni al codice della strada, il Comune di Terni ha investito sulla sicurezza stradale 6 milioni 125 mila euro. Nel 2010 per una riscossione di 4 milioni e 272 mila euro sono state investiti 4 milioni e 600 mila euro. Nel 2011 le entrate sono state 5 milioni e 500 mila euro e le spese 6 milioni e 177 mila euro. Nel 2012 sono previste entrate per 5 milioni di euro e spese per 6 milioni.
“I dati – dichiara l’assessore alla Mobilità Luigi Bencivenga – sono incontrovertibili. La legge 208 prevede il rispetto del limite del 50% dei proventi della violazione al codice della strada negli investimenti della sicurezza stradale. Il comune di Terni non solo rispetta questo parametro ma anzi investe di più dei proventi delle multe. Dagli scrupolosi e verificabili conteggi degli uffici comunali risulta uno sforzo davvero notevole. Entro nell’analisi del 2011, come comune abbiamo speso 346 mila euro per la polizia municipale, 250 mila euro per la manutenzione della viabilità, 932 mila euro per gli interessi per i mutui per il miglioramento della viabilità, 337 mila euro per gli interessi dei mutui per la manutenzione stradale, 900 mila euro per l’illuminazione,  500 mila euro per la manutenzione della segnaletica orizzontale, verticale e per i semafori, solo per citare alcuni dati. La sicurezza stradale infatti è un insieme di pratiche amministrative che il Comune di Terni porta avanti in maniera costante. Una ulteriore dimostrazione del nostro lavoro sono la diminuzione costante degli incidenti stradali che si verificano in città. Gli investimenti sono  sotto gli occhi di tutti, abbiamo una rete infrastrutturale che non ha pari in città analoghe del centro Italia, abbiamo un livello di attenzione nelle manutenzioni che sopravvive anche ai pesanti tagli che stanno subendo gli Enti Locali.  Per questo  trovo strumentali le polemiche che periodicamente vengono fatte sull’utilizzo delle contravvenzione per fare cassa. Una prassi che certo non corrisponde alla realtà di questo Ente”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017