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Progetto Alias per un pieno recupero dalla malattia mentale

(Ufficio stampa) –  Una completa autonomia per chi nella vita è stato colpito dalla malattia mentale. Un percorso riabilitativo che deve andare al di là delle strutture ospedaliere e prevedere un reinserimento abitativo e lavorativo.
A Palazzo Spada, l’assessore alle Politiche Sociali Stefano Bucari, insieme alla Asl n.2 e ai dirigenti delle associazioni coinvolte, ha presentato il progetto Alias (autonomia, lavoro, integrazione, abitazione, socialità).
Un progetto – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina - che è stato ideato e realizzato dall’associazione Unasam che si occupa della tutela dei diritti delle persone affette da problematiche di salute mentale e opera per favorire le condizioni necessarie alla loro idonea assistenza, in stretta collaborazione e cooprogettazione con il Comune di Terni  assessorato alle Politiche Sociali   e dell’Asl umbria2,  Servizio igiene mentale di Terni.
«Il passaggio finale dei percorsi effettuati da persone affette da problematiche di salute mentale, quello dell’integrazione nella società, è sempre il più delicato e traumatico. L’iniziativa – dichiara Stefano Bucari - ha come obiettivo il raggiungimento dell’autonomia di soggetto affetti da problematiche di salute mentale attraverso l’avvio di percorsi individualizzati finalizzata alla residenzialità, l’inserimento lavorativo e le attività del tempo libero».
Il progetto ha avuto inizio a primavera del 2013 con le attività agricole, attraverso la guida degli operatori delle cooperative sociali Actl e Alis e coinvolgendo 12 persone con problematiche di salute mentale. A breve partirà un laboratorio di sartoria che vedrà impegnata la cooperativa sociale Il Sagittario.
Per quanto attiene le abitazioni, l’Ater ha messo a disposizione del progetto 7 appartamenti, cinque dei quali sono stati già sistemati e pronti ad essere abitati. Il primo soggetto beneficiario, dopo che il sim ha predisposto il piano terapeutico individualizzato, è entrato nella propria abitazione e nei prossimi giorni altri 3 soggetti occuperanno gli alloggi a loro assegnati. «Permettere a queste persone di vivere in appartamenti da soli o dividendoli con altre persone è una vera novità che non segue i percorsi standard e può solo che aiutarli ad avere una vita, per quanto possibile normale»
"A Terni mancava solo l’ultimo anello nel percorso di recupero di soggetti affetti da problematiche di salute mentale. Ora possiamo dire di poter poterlo portare a termine ridando loro una piena dignità. E questo è grazie al lavoro sinergico tra le istituzioni pubbliche e quelle private".
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017