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Question time: le risposte di Di Girolamo, Finocchio e Malatesta

(Direzione Generale/Uff. Stampa) -  Per quel che riguarda il finanziamento pubblico a radio Galileo, “tutto si è svolto secondo quanto previsto dalla normativa”. Lo ha assicurato il sindaco Leopoldo Di Girolamo, rispondendo stamattina – nel corso del question time - ad un’interrogazione dell’Udc, della Lista Baldassarre e di Terni Oltre. “A Terni, nel 2004 – ha ricordato Di Girolamo – si è costituito il movimento Città Aperta, del quale sono stato uno dei fondatori e che ha nominato come proprio organo di stampa Radio Galileo, ravvisando nella sua lunga storia una forte identità di valori”. La radio, come prescrive la legge, si è potuta quindi giovare della rappresentanza parlamentare da parte dello stesso senatore Di Girolamo. “Il movimento Città Aperta, insieme a Progetto Terni – ha detto ancora il sindaco – si è poi presentato alle elezioni amministrative del 2009, ottenendo il 5,3%,  dimostrando così che si trattava di un’iniziativa politica con basi solide”. “Siamo quindi assolutamente tranquilli rispetto al finanziamento - ha concluso il sindaco - dal momento che c’è un movimento politico, un organo di stampa che lo rappresenta e che ogni anno viene controllato dal Dipartimento per l'informazione e l’editoria della presidenza del consiglio dei ministri, che ne verifica la conformità a quanto richiesto dalla normativa per l’effettiva erogazione del finanziamento”.
Il sindaco ha anche risposto ad un’interrogazione presentata dal gruppo del Pdl, sulla situazione del riordino territoriale dell’Umbria. Di Girolamo ha ricordato il percorso seguito fino al pronunciamento del Consiglio delle Autonomie Locali, dei singoli consigli comunali e della regione  che ha preso atto dell’orientamento del Cal e lo ha trasmesso al Governo.
“Prima dello stop dovuto alle dimissioni del Governo erano anche stati prodotti alcuni emendamenti a livello parlamentare per la conservazione della provincia di Terni: crediamo che il lavoro realizzato abbia dunque prodotto risultati. Quel percorso va ripreso con forza per dar vita al riequilibrio territoriale con due province in Umbria che siano in grado di tenere anche rispetto ad una nuova futura riforma che potrebbe essere riproposta dal prossimo Governo”.
Sempre il sindaco ha infine risposto ad un’altra interrogazione presentata da consiglieri dell’Udc, della Lista Baldassarre, di Terni Oltre e del Pdl sulla richiesta di chiarimenti da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica al Comune di Terni in merito ad una serie di pratiche amministrative “sulle quali l’opposizione aveva manifestato forti dubbi di regolarità”, tra le quali l’acquisizione del complesso di Colle dell’Oro e la gara per la gestione del parco pubblico di Cardeto. “La lettera del Dipartimento della Funzione Pubblica – ha detto Di Girolamo -  è una modalità corretta di rapportarsi con l’amministrazione comunale: per averne copia basta utilizzare il diritto d’accesso agli atti, come ha già fatto qualche consigliere. Per quel che riguarda la risposta al Dipartimento da parte del segretario comunale, questa è stata scritta e può essere anch’essa richiesta tramite i procedimenti ordinari”.
Il presidente del consiglio comunale Giorgio Finocchio ha invece risposto ad un’interrogazione di Progetto Terni – Città Aperta sull’opportunità di rimodulare la composizione delle commissioni consiliari dopo l’uscita di alcuni consiglieri dai rispettivi gruppi. “In effetti – ha detto Giorgio Finocchio - abbiamo un problema da diversi mesi sulla composizione delle commissioni in quanto i cambiamenti all’interno dei gruppi hanno inciso sul corretto funzionamento in termini regolamentari delle commissioni stesse. In particolare l’adesione di diversi consiglieri al gruppo misto comporta uno squilibrio tra maggioranza e minoranza”. Il presidente del consiglio comunale ha ricordato comunque che la risistemazione delle commissioni era stata rimandata al momento immediatamente successivo l’approvazione del nuovo regolamento del consiglio, che è già transitato in aula una prima volta. “Un regolamento che si occupa in maniera esplicita anche di questi casi specifici”. “Appare dunque opportuno attendere ancora qualche giorno, altrimenti su indicazione della conferenza dei presidenti si procederà diversamente”.
Sulla vicenda di via Vollusiano è tornato poi l’assessore all’urbanistica Marco Malatesta, rispondendo ad un’interrogazione dei consiglieri del Pdl che chiedevano chiarimenti sulla situazione attuale dopo che il consiglio si era già espresso in modo unanime. “Ad oggi – ha ribadito Malatesta - non vi è alcuna richiesta di realizzare un dormitorio in quell’area”. “Anzi la richiesta iniziale della Caritas per adibire quel locale a palestra è stato corretto e la nuova richiesta è per un magazzino. Per questo è stata inviata la vigilanza edilizia che ha verificato lo stato dei luoghi che risulta conforme alla progettazione presentata”.
Infine lo stesso assessore Malatesta ha risposto ad un’interrogazione dell’Udc sulla situazione del piano attuativo di Villa Palma. Malatesta, per quel che riguarda la salvaguardia dell’immobile storico, di proprietà privata, ha ricordato di aver scritto più volte alla Sovrintendenza e alla proprietà, in quanto gli interventi conservativi non possono essere di competenza diretta del Comune. “Progresso Holding – ha detto l’assessore – ha inviato al Comune una lettera lo scorso 13 febbraio con la quale c’informa di aver dato mandato ad una società per la messa in sicurezza della villa”. Per quel che riguarda il piano attuativo approvato nel 2009, dopo l’iter richiesto dalla normativa, e per il quale sono previsti 40mila metri cubi di residenziale e 10mila di servizi, “la ragione per cui è stata preferita un’altezza maggiore degli edifici – fino a 10,20 metri – è quella di ridurre il consumo di territorio e accrescere gli spazi verdi”. “Tutto ciò è conforme a quanto previsto nel nuovo Piano Regolatore Generale”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017