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"Rafforzare il personale medico del Santa Maria"

(ufficio stampa) - Il consiglio comunale nella seduta di oggi pomeriggio ha approvato un ordine del giorno del Pd sul rafforzamento della dotazione di personale dirigente medico, sanitario e del comparto dell'Azienda ospedaliera di Terni. 
Hanno votato a favore 21 voti consiglieri (Ap e Pd) e 7 non espressi.
Il consiglio ha approvato anche un emendamento di Ap che rimarca l'operato del sindaco Bandecchi che "si è adoperato per aprire un confronto con la presidente Tesei ottenendo dalla stessa l'indicazione al direttore generale di mettere a bando le procedure di bando per la copertura di 5 posti di primario". 

Il documento impegna il sindaco e la giunta "al rafforzamento della dotazione del personale sanitario dirigente e del comparto, potenziando sia le discipline di base che le aree funzionali al recupero del profilo di innovazione e di alta specialità, valorizzando a pieno le attuali elevate dotazioni strumentali, attraverso una riformulazione del Piano Triennale del fabbisogno del personale che, come descritto, appare del tutto inidoneo alle esigenze dell’azienda;
quanto sopra anche attraverso una rinegoziazione dei tetti di spesa relativi;
procedendo altresì, in correlazione, alla copertura urgente o comunque alla programmazione stringente e vincolante delle assunzioni;
al rafforzamento e qualificazione delle dotazioni di personale del comparto, ponendo attenzione agli aspetti formativi e di aggiornamento per supportare la crescita professionale e prevenire il malessere lavorativo".

L'atto nelle premesse evidenzia "la carenza di personale sanitario, la difficoltà a reperire specialisti in particolare in alcune discipline (anestesisti, Pronto soccorso…), la fuga verso il privato di personale strutturato costituiscono un grave problema della sanità dell’Umbria e della Azienda ospedaliera di Terni, principale causa dei disservizi per i
cittadini, quali pesanti liste di attesa, sia di ricovero che specialistiche, difficoltà di accesso al Pronto soccorso e letti nei corridoi;
che il Piano triennale dei fabbisogni del personale 2023-25 dell’Azienda approvato con deliberazione 477 del 21.6.2023 a fronte di una dotazione iniziale totale approvata di 1851 unità e una copertura al 31.12.2022 di 1738 operatori, prevede a regime nel 2025 una dotazione 1748 unità, determinando di fatto uno stallo nelle politiche del personale del triennio e non apparendo idoneo ad affrontare i seri problemi presenti;
che in particolare come riportato nello stesso Piano a fronte di una dotazione di figure apicali mediche e sanitarie previste di 37 unità ne risultano coperte 15, pari a circa il 40% del totale;
che ad oggi risultano, in particolare, non coperti secondo l’organizzazione prevista dal protocollo Regione-Università del 2015 19 primariati medici, di cui 14 ospedalieri e 5 universitari e che tale situazione è fortemente penalizzante per l’azienda ospedaliera che ha costruito il suo ruolo sulla qualità, efficienza ed eccellenza dei propri reparti specialistici;
che lo stesso P.T.F.P. 2023-2025 rispetto alla copertura in particolare dei ruoli primariali, dopo un breve cenno al nuovo Protocollo in discussione da oltre tre anni tra università e regione come elemento di riferimento anche per determinare le priorità di copertura, prevede comunque la copertura di 2 posti nel 2023, 2 nel 2024 e 0 nel 2025 a fronte delle 19 carenze sopra indicate;
che ad oggi non si hanno notizie sui tempi di operatività del  Protocollo attraverso i 6 protocolli attuativi previsti per la costituzione delle previste Aziende integrate ospedaliero-universitarie di Terni e Perugia, decisione da più parti (politiche, sindacali, professionali..) osteggiata per l’eccesso di sbilanciamento a favore della componente universitaria e , come più volte segnalato, foriero di notevoli rischi per l’autonomia della stessa Azienda di Terni;
che nel frattempo, con deliberazione 615 del 26.05.2023 l’Azienda Ospedaliera di Perugia ha proceduto, dopo una fase di “moratoria”, al bando per la copertura quinquennale della struttura complessa di Cardiochirurgia e, da recenti notizie a stampa, si appresta alla successiva copertura di ulteriori n.8 posizioni apicali;
che tali gravi carenze, che si protraggono ormai da anni, condizionano pesantemente l’assetto organizzativo e l’orientamento clinico dell’azienda, dea di II livello ai sensi del D.M.70/2015, risultando una delle componenti principali delle difficoltà assistenziali palesate negli ultimi tempi e ripetutamente denunciate dalla cittadinanza e dalla stampa locale quali liste di attesa di ricovero e specialistiche interminabili,
grave affollamento del pronto soccorso e dei reparti di ricovero derivante dalla durata eccessiva dei ricoveri (indice di performance alto e in aumento), diminuzione della mobilità extra regionale".
 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 11/09/2023