Notizia

“Servizio mense: più che il ricorso il confronto”

(ufficio stampa) – “Massimo rispetto per l’eventuale decisione che i comitati dei genitori vorranno prendere in merito ad un eventuale ricorso al Tar, ma sono fermamente convinto – dichiara l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi - che la strada del confronto, anche serrato, sia di gran lunga la migliore. La riorganizzazione di una rete scolastica, con relativo servizio mensa, che risale ad almeno 40 anni fa, è un atto politico, un atto necessario di governo della città che va partecipato, discusso, e alla fine assunto. Non è un provvedimento da aule giudiziarie. Così dovrebbe essere se vogliamo che i cittadini, la politica intesa come amministrazione della città, siano protagonisti. Oltretutto ci sono, almeno finora, tutte le condizioni perché questo avvenga. Il confronto non manca stringente, a tratti aspro, ma sempre costruttivo, nell’ottica di arrivare ad una decisione che si sia comunque confrontata con tutti, ad iniziare dai genitori dei bambini che utilizzano i servizi scolastici e di refezione. L’amministrazione comunale non si è presentata al confronto con una decisione già assunta, ha portato una serie di proposte nell’ottica di riorganizzare un servizio che deve essere necessariamente rivisto e aggiornato, perché le esigenze dell’utenza si sono nel corso degli anni fisiologicamente modificate, perché non possiamo disperdere risorse preziosissime in impostazioni obsolete e ideologiche, risorse che devono essere invece impiegate per mantenere e potenziare il servizio scolastico pubblico. Questa è la sfida riformista, a questa non ci sottraiamo, la delibera assunta dalla giunta comunale contiene una serie di ipotesi di lavoro, non è un atto estemporaneo, è stata ragionata e condivisa dal punto di vista politico, è una proposta amministrativa. Continuo ad essere fiducioso sul fatto che alla fine del percorso l’Amministrazione Comunale possa presentare una riorganizzazione che tenga insieme le richieste pervenute e le esigenze di riorganizzazione. E’ una sfida faticosa, difficile, possibile, sempre che tutti i protagonisti continuino a investire sul terreno del confronto e non cerchino soluzioni perentorie e di mera contrapposizione”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017