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"Sì all'antiaccattonaggio ma solo quando è molesto"

(ufficio stampa) - "E’ evidente - dichiara il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi -  che in tema di accattonaggio esiste un problema anche nelle nostre strade. Ha dunque senso e importanza la proposta avanzata dagli alleati della Lega.
Ritengo però importante, anche in base alla mia personale sensibilità politica, non dimenticare che di mezzo ci sono delle persone (spesso in seria difficoltà) e che pertanto la questione vada gestita con la dovuta attenzione. Credo che proprio per questo sia necessario fare dovute distinzioni senza le quali è addirittura pericoloso, a mio dire, qualsiasi generalizzazione. Non può passare il concetto che chiedere l'elemosina è un reato.
Anche perché dal punto di vista normativo cosi non è; infatti qualsiasi ordinanza che preveda di vietare l'accattonaggio non molesto sarebbe dunque illegittima.
Il principio è che non può considerarsi illecita la richiesta di elemosina fatta per ottenere umana (e per quanto mi riguarda anche Cristiana) solidarietà, volta a far leva sul sentimento altrui che non compromette in nessun modo l'ordine pubblico o la pubblica serenità.
Il rischio è di criminalizzare la povertà, di colpire chi è in disagio economico e per questo chiede monete ai passanti; piuttosto dobbiamo aiutare le autorità competenti a smantellare le organizzazioni criminose che spesso gestiscono il traffico e lucrano sulle spalle di chi non può opporsi.
Allora più che chiedere l'elemosina di per se a configurare reato possono essere solo le modalità con cui ciò avviene.
Risulta allora più giusto che si distingua l’accattonaggio molesto e che si riconoscano le situazioni che vedono coinvolti ad esempio anziani, disabili o minori, oppure  animali. Occorre respingere con determinazione questi casi così come quello di bivacco. Basta  affermare in maniera semplice un solo principio di buonsenso: per chi  imbratta, sporca, disturba o addirittura delinque o molesta non c'è posto nelle nostre strade;  Terni non può più continuare a mostrarsi come una città senza regole. Riguardo alla povertà (soprattutto le nuove) occorre poi capire e affrontare il problema alla radice, con un’efficiente politica sociale.
E’ per questo che con il mio gruppo riteniamo che questa delicata tematica debba essere  approfondita nella competente commissione consigliare per poi tradursi in opportune misure".

 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 01/10/2018