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"Su bilancio riequilibrato chiarimenti non criticità"

ufficio stampa) -  Il consiglio comunale si è riunito questo pomeriggio per discutere di bilancio e partecipate, con particolare riferimento alla richiesta istruttoria del ministero dell’Interno sull’ ipotesi di Bilancio 2018/2020. La convocazione del consiglio, su questo punto, è stata richiesta dai consiglieri Thomas De Luca, Valentina Pococacio, Claudio Fiorelli, Luca Simonetti, Marco Cozza, Federico Pasculli del gruppo M5s, dai consiglieri Francesco Filipponi, Tiziana De Angelis e Valdimiro Orsini del Pd, dal consigliere Paolo Angeletti di Terni Immagina e dal consigliere Alessandro Gentiletti di Senso Civico, in applicazione dell’articolo dell’art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale in base al quale il presidente è tenuto a riunire il consiglio qualora ne facciano richiesta un quinto dei consiglieri o il Sindaco, entro 20 giorni dalla richiesta. I consiglieri chiedono che il sindaco riferisca in merito alle risposte alle richieste del ministero dell’Interno e alle dichiarazioni dell’assessore al Bilancio Fabrizio Dominici sulla privatizzazione di Asm Terni Spa. La richiesta è stata illustrata dal consigliere Thomas De Luca (M5s): “Abbiamo voluto richiamare l’attenzione del consiglio e chiedere al sindaco e all’assessore al Bilancio in merito alla richiesta istruttoria del ministero dell’Interno. In modo strettamente collegato abbiamo chiesto di riferire in merito alla dismissione delle quote di minoranza della soc Asm Terni. Si tratta di questioni che attengono alla sopravvivenza stessa dell’ente, dobbiamo evitare un dissesto nel dissesto".
L'ssessore Fabrizio Dominici ha dato una prima risposta: “Umbria Energy pone una questione. Mi riferisco all’obbligo legislativo che non consente di mantenere quelle partecipazioni che non rientrano nei fini istituzionali dell’ente. Su Asm, non è allo studio nessuna cessione di partecipazione. Riorganizziamo le partecipate con l’obiettivo di mantenere il controllo pubblico, cercando di reperire le risorse. L’organo sovrano che giudicherà sul piano industriale, il progetto che il comune ha con le sue partecipate, è il consiglio. Il miglior piano industriale sarà valutato da questo organo in un’ottica pluriennale. L’obiettivo è reimputare ad Asm almeno una parte della gestione del servizio idrico, riassegnandole centralità in questo ambito. Ribadisco che quello che manca al comune sono le risorse finanziarie ed è difficile reperirle senza un progetto chiaro”.
Valdimiro Orsini (Pd): “Noi abbiamo chiesto in merito al bilancio stabilmente riequilibrato, lei ci sta parlando delle partecipate. Le osservazioni della commissione finanza locale non sono esiziali. Pone questioni oggettive sulle entrate, cito il caso delle imposte sulla pubblicità, stessa cosa sulla Tosap, si passa a un milione 375 mila euro, proventi da multe per violazioni al codice della strada aumentano di un milione e mezzo, gli introiti della Cascata salgono a 3 milioni. Si tratta di previsioni che non trovano riscontro nella realtà, come gli introiti provenienti da Terni Reti per la gestione dei parcheggi o dell’aviosuperficie. Per non parlare degli affitti che il Comune dovrebbe incassare per i canoni di affitto da Afm, fermo restando che non ci sono alla base i contratti di affitto. Nel bilancio ci sono entrate che appaiono illusorie, c’è un rischio di dissesto nel dissesto".
Thomas De Luca (M5s): “Non avete una posizione unitaria, non avete visione, un progetto. Chiedo comunque chiarezza, lei è favorevole all’ingresso di soci privati nel capitale di Asm. Le difficoltà di Asm sono dovute alle difficoltà gestione del Comune. Lei giustifica l’ingresso dei privati perché il Comune non è in grado di introitare in maniera adeguata le tariffe. Il privato se entra con il 49% non lo fa certo per beneficenza. Balletto in penombra, noi chiediamo una discussione alla luce del sole, bisognerebbe chiedere ai Ternani se vogliono mettere nelle mani dei privati asset strategici. La gestione clientelare che c’è stata fino ad oggi, la rottura ideologica è utile ma serve un cambio reale di gestione. La scelta di mantenere le quote deve essere adeguatamente motivata. E’ una scelta politica di questo consiglio decidere sulla cessione delle quote di Asm e di Umbria Energy".
Francesco Filipponi (Pd): “I rilievi mossi sono numerosi, cito l’anticipazione di tesoreria. La capacità di incasso è rimasta quella degli anni scorsi, poco più del 50%. Nessuna approvazione del piano di assunzioni dell’Ente. La posta di aviosuperficie, quella del parcheggio di San Fracesco dovrebbero portare oltre un milione e 300 mila euro. I canoni di FarmaciaTerni inseriti in maniera unilaterali. Presenteremo un emendamento sullo stralcio di Umbria Energy, perché necessita di ulteriori approfondimenti. Vogliamo dare un contributo affinchè l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato sia approvata".
Alessandro Gentiletti (Senso civico): “La richiesta nasce da una relazione del ministero che esprime diverse criticità. Chiediamo come l’amministrazione intenda chiarire tali criticità. Non sono rilievi formali. Ci sono problemi sostanziali di credibilità. Un secondo dissesto sarebbe drammatico. Che cosa intendete fare per i tributi inevasi? Ci sono 18 rilievi seri e comprovati”.”.
La replica dell'assessore Fabrizio Dominici: “Il bilancio riequilibrato è un atto sottoscritto dal sindaco e non di pertinenza del consiglio. Non si tratta di criticità, ma richieste di chiarimento sull’attività storica, prima di questa giunta. Non c’è nulla che abbia rilevanza in maniera sostanziale sul bilancio. Le previsioni sono dettate dalle aliquote, noi oggi abbiamo le aliquote massime. Per incassare è stata istituita una task force per il recupero delle imposte, che sta lavorando. La verifica con il consiglio comunale la faremo sulle risposte che ho dato".

Data aggiornamento della pagina: 27/12/2018