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“Sul Briccialdi occorre distinguere la questione del pregresso da quella del futuro”

(Ufficio Stampa) - “In attesa di un consiglio comunale che dovrà produrre un atto di indirizzo per impegnare la giunta in vista delle prossime scelte, tutta la questione dell'Istituto Briccialdi  - scrive Marco Cecconi, presidente del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia a Palazzo Spada - si risolve praticamente in due aspetti nettamente distinti, innanzitutto dal punto di vista temporale. Prima questione: i rapporti pregressi tra il Briccialdi e il Comune, alla luce della convenzione intercorrente (ormai agli sgoccioli) e, soprattutto, alla luce della concreta attuazione di quel contratto”. “Si tratta esattamente dell'oggetto dell'indagine sviluppata in commissione, scaturita da un mio atto di indirizzo. E gli esiti sono più che noti: nel tempo quel contratto è diventato carta straccia. Anno dopo anno, i contributi erogati dal Comune sono andati ben oltre l'importo previsto. Lo 'storno' di ulteriori finanziamenti acquisiti da altre fonti - al contrario di quanto era imposto da precise clausole contrattuali - non è stato mai effettuato. Le volture delle utenze in capo all'Istituto, nemmeno. L'attivazione di un contratto di locazione dell'immobile dove ha sede il Briccialdi, neppure. Come se non bastasse, si sono aggiunte anche violazioni di legge e il Comune non è mai stato rimborsato di quanto dovuto per il personale comandato presso l'Istituto, accumulando residui attivi non richiesti e non riscossi per milioni di euro, a danno delle casse di Palazzo Spada. Su tutto ciò, ormai il dado è tratto. Sono venute a galla una serie di malefatte. È persino in corso un'indagine delle Corte dei Conti. Chi ha sbagliato, da una parte e dell'altra, dovrà pagare e, come minimo, fare un passo indietro”.
“Il futuro del Briccialdi, invece – continua Marco Cecconi - riparte da qui, ma dovrà andare ben oltre. È il futuro che noi intendiamo garantire ad un'istituzione culturale d'eccellenza, alla quale non abbiamo alcuna intenzione di far fare la fine che è stata fatta fare ad altre 'punte di diamante' lasciate miseramente naufragare dalla politica politicante, come nel caso dell'ISRIM o del cosiddetto Polo universitario ternano”. 
“All'orizzonte c'è una nuova convenzione che andrà sottoscritta tra il Comune e il Briccialdi: e quella sarà la sede più adatta a mettere in pratica gli obiettivi di rilancio e valorizzazione che tutti a chiacchiere dicono di voler perseguire, salvo poi abbandonare l'Istituto alla deriva degli impicci e degli imbrogli”.  
“Qual è il fabbisogno reale del Briccialdi, in termini economici, per far fronte alle proprie necessità di organici e dotazioni e garantire la propria offerta formativa? Di quale contributo annuale ha bisogno, in concreto, anche per pagare le proprie utenze; per onorare un contratto di affitto dell'immobile adeguato ai livelli di mercato; per saldare nel tempo i propri debiti con il Comune stesso? Si faccia una ricognizione onesta. Si metta mano, se serve, ad una ottimizzazione dei costi e, insomma, ad un po' di sana spending review, che anche tra le arpe e i violini non fa mai male”.
“Dopo di che – conclude il presidente del gruppo di Fratelli d'Italia - se il contributo annuale del Comune dovrà essere raddoppiato o triplicato rispetto ai livelli attuali, saremo i primi a proporlo. Sempre che tutte le risorse destinate alla cultura di questa città non siano assorbite dall'appalto del CAOS. E in attesa che l'Amministrazione-Di Girolamo sappia ottenere dal suo governo-Renzi la tanto auspicata  statalizzazione del Briccialdi”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017