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"Sulla Taric nel 2023 un ulteriore aumento"

Il consigliere comunale Francesco Filipponi (PD)Il capogruppo del Pd Francesco Filipponi

(ufficio stampa) - "Stanno arrivando in questi giorni gli avvisi relativi alla TARIC 2023 - dichiara il capogruppo del Pd Francesco Filipponi - ed è purtroppo facile constatare aumenti medi sugli avvisi 2022, in attesa del conguaglio di fine anno, di circa almeno il 7% per famiglie ed imprese. Se si raffronta l’importo della TARIC del 2023 con la TARI del 2018 sempre di Terni, ovvero quella vigente con l’amministrazione di centrosinistra prima della fine della precedente consiliatura, si arriva ad aumenti in 5 anni di circa il 40%.
Con la vigenza della stessa gara d’ambito il centrosinistra riuscì ad abbassare l’allora TARI per l’anno 2018 del 6%. Lo stesso centrosinistra ha infatti creduto sempre dopo averla introdotta, nella bontà della raccolta differenziata porta a porta. Grazie alle economie dovute alla raccolta differenziata che a Terni aveva già raggiunto nel 2018 il 75%, le utenze domestiche, rispetto al 2017, pagarono il 6.66% in meno, quelle non domestiche il 6.40%.La riduzione fu possibile per un risparmio di 2 milioni 826 mila sui costi del servizio di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti urbani, effettuato da Asm.
La tariffa puntuale dappertutto ha lo scopo di premiare con ribassi i comportamenti virtuosi grazie alla minore produzione di rifiuti ed alle risorse prodotte dal riciclo di materia prima seconda che abbattono le tariffe, a Terni gli aumenti colpiscono anche chi non arriva al numero minimo di conferimenti di indifferenziato. In sede di discussione dell’introduzione della tariffa corrispettiva alla fine di dicembre del 2020, dopo aver ascoltato associazioni e amministratori di condominio, presentammo all’Amministrazione una serie di proposte emendative, tutte respinte. Abbiamo già detto più volte e denunciato utilizzando lo studio della UIL gli aumenti enormi tra il 2020 ed il 2021. Fa peggio solo Vibo Valentia. Eravamo tra i pochi a chiedere alla amministrazione Latini di valutare con attenzione il passaggio alla tariffa per i rifiuti corrispettiva, soprattutto di fare attenzione al regolamento adottato. Temevamo, infatti, aumenti generalizzati sulle famiglie e sulle famiglie e così è stato. La realtà è anzi ancora più dura di ogni previsione. Con l’approdo alla Taric le famiglie ternane stanno pagando una tariffa spropositata. Siamo lontanissimi dunque dai proclami dell’amministrazione Latini che parlava meno di tre anni fa di approdo a un sistema basato su chi più rifiuti produce più paga. Nulla hanno prodotto sul piano del contenimento delle spese le modifiche introdotte dalla modifica al Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani nel Comune di Terni approvato con DCC n. 167/2020, rispetto all’applicazione degli aggiornamenti normativi e all’armonizzazione con il regolamento Taric approvato con DCC n. 296/2020 e SS.MM.II (proposta prot. n. 198629 del 16.12.2022). È chiaro che il meccanismo è ingiusto e non premia chi differenzia. È chiarissimo che la responsabilità dipende da chi ha congeniato e adottato il regolamento". 
 

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Data aggiornamento della pagina: 24/01/2023