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Talamonti: “Sugli accorpamenti scolastici la Cgil sbaglia tempi e bersaglio”

(Direzione Generale/Uff. Stampa) - “La storia infinita degli accorpamenti è destinata ad aggiungere un capitolo. Si spera l’ultimo. Sollecitato dalla Cgil, questa volta, che entra a gamba tesa, sbagliando tempi e bersaglio”. Lo scrive, in una propria nota, Giocondo Talamonti, consigliere comunale del Gruppo Misto.
“Il sindacato – continua Talamonti - lo fa nel clima festaiolo di fine d’anno, quando i giochi sono già fatti e lo fa scagliandosi contro una rappresentanza della volontà della cittadinanza, dimenticando che il Consiglio comunale, nell’arcidiscusso teorema degli abbinamenti e nella pienezza del suo diritto, ha espresso linee procedurali scaturite da valutazioni soppesate e competenti. La Provincia non ha tenuto conto degli indirizzi del Consiglio comunale espressi con le delibere: la n.158 del 16.07.2012, la n.236 del 15.10.2012 e la n.290 del 12.12.12 ed ha ignorato l'astensione del rappresentante del Comune all'approvazione del Piano”.
“In questa veste si è mantenuta, nell’esternare alla Regione una serie di principi che poco hanno a che fare con la logica e con le potenzialità di crescita locali”.
“Il riferimento – prosegue Talamonti - è alla creazione di maxi assembramenti (oltre 1600  studenti, fra Casagrande, Geometri e Ragioneria), destinati a complicare la vita scolastica a dirigenti, insegnanti, personale Ata, studenti e famiglie; ma anche alla decisione di abbinare il nascituro Liceo dello Sport a Istituti in periferia, anziché ai Licei del capoluogo, in grado di assicurare al loro futuro un miglior esito. La decisione poi di assegnare lo stesso indirizzo "liceo linguistico" a ben tre istituti cittadini”.
“Forse i ternani s’attendono che ci si adoperi a salvaguardare la vocazione del territorio che resta, o almeno speriamo che resti, legato alla metallurgia, alla chimica, alla meccanica”.
“Forse il modo migliore di procedere è quello di anteporre le esigenze della popolazione alle sterili scaramucce; fare esercizio di umiltà, laddove non si abbia il conforto delle competenze, unire le forze e confrontare nel dialogo le posizioni per offrire alla città le proposte e i progetti più rispondenti”.
“Non è tempo di torri d’avorio entro cui rinchiudersi, né di difensori pronti a combattere contro “assaltatori” immaginari. Spiace – conclude il consigliere comunale - che la CGIL, che in passato ha dimostrato apertura e condivisione ai temi della scuola, come in occasione della proposta di orientamento, dimostri nella circostanza di impegnarsi in una causa indifendibile, che a tutto serve, eccetto che agli interessi della città”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017