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A Terni gli asili nido sono tra i più convenienti di Italia

(Direzione Generale/Uff.stampa) - Gli asili nido comunali di Terni sono tra i più convenienti d’Italia per le famiglie e il loro costo è rimasto invariato negli ultimi anni pur mantenendo la qualità e i servizi forniti ai bambini da 0 a 3 anni.
E’ quanto emerge dal dossier di Cittadinanzattiva, che annualmente analizza la realtà dei servizi per l’infanzia nel nostro Paese, presentato nei giorni scorsi. Dai dati forniti dall’indagine dell’associazione relativa al 2011/2012  emerge infatti  come, con un costo medio di 239 euro mensili a famiglia, le rette degli asili nido del Comune di Terni siano inferiori a quelle di 79  dei 107 capoluoghi di Provincia censiti, consentendo così alle famiglie ternane un risparmio di oltre il 20% rispetto alla media nazionale (302 euro a famiglia).
Tra i 23 capoluoghi dell’Italia centrale (Lazio, Umbria, Toscana e Marche) solo Macerata e Roma fanno registrare costi inferiori dei servizi per la prima infanzia. In tutto il centro-nord solo in 6 città   su 70 la retta degli asili di nido comunali è inferiore a quella  di Terni.
Nel confronto con città limitrofe o di dimensioni analoghe, la nostra città risulta ad esempio conveniente  rispetto a Pescara (330 euro a famiglia), Cesena (350 euro), Forlì (411), Viterbo (396), Rieti (279), Latina (310), La Spezia (364), Ancona (369), Ascoli (306), Pesaro (379), Bergamo (474), Arezzo (308), Siena (318), Livorno (401), Grosseto (275), Perugia (330), Vicenza (398).
Il dossier di Cittadinanzattiva rileva come nel 2011/12 siano stati 39 i comuni capoluogo che hanno aumentato le tariffe degli asili di nido rispetto all’anno precedente, solo 6 quelli che le hanno diminuite, mentre per gli altri, tra i quali appunto Terni,  sono rimaste invariate.
Un ultimo dato, relativo però al 2010,  riguarda le liste di attesa: rispetto al 2009 a Terni sono state ridotte dal 41 al 36%.
“Si tratta di un ottimo risultato -  dichiara l'assessore alla Pubblica Istruzione Simone Guerra -  che tiene insieme la spesa per i servizi e nello stesso tempo la qualità dei medesimi. Non è un dato casuale ma il frutto di una specifica politica del comune di Terni che ritiene che la formazione sia un elemento essenziale e fondante di questa comunità, anche nell’ottica di garantire la piena autonomia femminile. Anche nel corso del 2012 siamo riusciti a tenere sotto controllo le rette e i costi, dando luogo a quegli adeguamenti minimi che comunque non mettono in discussione le classifiche nazionali nelle quali siamo saldamenti tra i comuni più virtuosi di Italia”.

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017