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Terni Reti, in aumento i ricavi e l’utile netto

(Ufficio Stampa) - L’assemblea dei soci di Terni Reti srl, alla quale ha partecipato - in rappresentanza del Comune di Terni - il vicesindaco  Libero Paci, ha approvato la relazione del presidente della società Piero Sechi e il bilancio dell’esercizio 2012.
I ricavi ammontano a 3.830.415 (nel 2011 erano 3.665.529) con un incremento sul 2011 di euro 164.886, i costi di struttura - sostanzialmente stabili - sono pari ad euro 154.480, “un importo particolarmente contenuto resosi possibile in ragione della scelta di non dotarsi di una struttura propria”.
Da segnalare una lieve riduzione degli oneri finanziari per effetto della diminuzione del debito e dei tassi di interesse.
Il risultato di esercizio evidenzia un utile netto di euro 1.117.289 significativamente superiore all’utile registrato nel 2011 che ammontava a 916.104 euro, nonostante il peso crescente delle imposte, che nel 2012 sono state pari a 598.417 euro.
L’assemblea ha deliberato - relativamente all’utile - la destinazione di 900.000 euro al socio Comune di Terni e il restante a riserva per consentire a terni Reti di effettuare investimenti che compensino la progressiva svalutazione del patrimonio.
Il vicesindaco Libero Paci ha ringraziato il presidente, il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori per il prezioso lavoro di questi anni che ha consentito il perseguimento di significativi risultati sul piano economico finanziario.
Paci ha altresì commentato le risultanze del consuntivo 2012 di Terni Reti evidenziando come questo dato positivo unitamente a quelli delle altre controllate del Comune di Terni diano conto di “un sistema sano e ben gestito, un sistema che nonostante il permanere di elementi di criticità può ulteriormente crescere”.
“I risultati  di bilancio di Terni Reti e delle altre controllate, nessuno in perdita, sono dunque una buona notizia per le finanze del Comune”.
“Desta invece preoccupazione - ha proseguito il vicesindaco - il permanere e l’accentuarsi delle incertezze che ad oggi rendono impossibile l’approvazione del preventivo2013 del Comune; non solo non ci è dato sapere quale sarà l’entità dei trasferimenti statali, ma l’annunciata sospensione dell’IMU sull’abitazione principale rischia di produrre ulteriori difficoltà. Non è certo in discussione la necessità di rivedere e rimodulare la tassazione sulla casa, ma non si può eludere il nodo delle risorse sostitutive da assegnare ai comuni per garantire la continuità dei servizi.
Se si procedesse alla cancellazione per tutti dell’IMU sulla prima casa al nostro Comune verrebbero a mancare oltre 9 milioni di euro, e comunque con la sospensione del pagamento della prima rata a giugno si verranno a determinare problemi di liquidità che indeboliranno inevitabilmente lo sforzo che stiamo compiendo per accelerare i pagamenti alle imprese”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017