Via Vollusiano, approvata una delibera proposta dalla prima commissione

(Ufficio Stampa) – Una delibera proposta dalla prima commissione consiliare che riguarda anche la situazione di via Vollusiano, dove sta terminando l’allestimento dei locali della Caritas, è stata approvata oggi pomeriggio dal consiglio comunale all’unanimità, con 23 voti.
La proposta di delibera era stata messa a punto stamattina nel corso di una seduta della prima commissione ed è stata illustrata al consiglio comunale dal presidente della commissione stessa  Giuseppe Boccolini.
Si tratta – tecnicamente – di una proposta di variante parziale agli articoli 55 e 159 delle norme tecniche d’attuazione del Prg.
“La variante – ha spiegato Boccolini – è finalizzata a demandare al consiglio comunale la scelta dell’attuazione, nelle zone residenziali, di alcune attività per servizi di particolare interesse sociale e impatto sulla comunità residente, con la volontà di gestire in modo corretto e coerente il rapporto tra i cittadini e le loro aspettative”.
In particolare la delibera adottata dal consiglio prevede che l’attuazione delle destinazioni previste dall’articolo 55 e dall’articolo 159 siano “sottoposte a preventiva deliberazione del consiglio comunale, nella quale devono essere precisate le quantità, le modalità di attuazione ed il rispetto delle normative igienico sanitarie e di sicurezza”.
Sulla vicenda di via Vollusiano la seconda commissione alcuni mesi fa aveva proposto un atto d’indirizzo, in seguito approvato all’unanimità dal consiglio.
Stasera l’assessore all’urbanistica Marco Malatesta, intervenendo nel dibattito sulla delibera proposta, definita comunque un “atto di democrazia”, ha detto che nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro tra l’amministrazione e la Caritas che ha dimostrato volontà di collaborazione e sensibilità ai problemi della zona di via Vollusiano. “Anche da parte degli abitanti della via e della zona – ha detto Malatesta – c’è sempre stata grande attenzione all’interlocuzione e al dialogo”.
La consigliera Cinzia Fabrizi aveva in precedenza dichiarato la propria non partecipazione al voto a fronte “della mancanza di elementi certi” sui quali esprimersi.