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"Costruiamo politiche sociali per la terza età"

(ufficio stampa) – Questa mattina in seconda commissione si sono svolte due audizioni: la prima con l’associazione a scopo sociale Dona un sorriso e la seconda con l’associazione nazionale dei Centri sociali, Comitati anziani ed Orti- Ancescao. La commissione ha accolto con sensibilità le richieste provenienti dai soggetti del terzo settore dimostrando l’interresse ricorrente ad approfondire riflessioni su tematiche che riguardano la persona e a dare risposte concrete.
Enzo Catania presidente di Dona un sorriso chiede all’Amministrazione di sostenere l’associazione nello svolgimento dell’attività di  riciclo dell’olio vegetale esausto i cui proventi sarebbero reinvestiti in attività di tipo sociale e di facilitare, ove possibile, la collaborazione con Asm, soggetto competente in materia.
“Ho chiesto l’audizione perché, malgrado abbia rivolto alla città tutte le attenzione possibili sulla disabilità sociale, riscontro ancora dei problemi nello svolgimento di alcune attività. Noi aiutiamo con il Banco alimentare 63 famiglie. Abbiamo rapporti con il tribunale per accogliere detenuti in semilibertà, abbiamo progetti con la casa circondariale da parecchi anni con progetti nostri per diminuire la violenza in carcere. Abbiamo rapporti con intermediari culturali e lavoriamo su bisogni reali. Tutto questo lo facciamo da15 anni. Sensibilizziamo volontari ed amministrazioni a trovare fondi. Noi facciamo progetti con i nostri soldi, facciamo investimenti. Ci siamo certificati nella raccolta dell’ olio vegetale. Portiamo olio nelle raffinerie affinché si produca disel con procedure ad alto investimento. Abbiamo un progetto scuola ambiente con il quale raccogliamo oli con bidoni messi nelle scuole e nelle aree private per la raccolta dell’olio. Tutto questo lo facciamo in forma privata, perché riusciamo a gestire le cose vendendo gli oli alle raffinerie. Chiediamo al Comune di poter mettere i raccoglitori e sostenerci con una campagna pubblicitaria, di prendere coscienza della cosa e di darci una mano attivamente. Noi abbiamo un regolamento che dice che le associazioni locali fanno parte della gestione pubblica. Siamo una associazione di volontariato con personalità giuridica. Abbiamo bilanci trasparenti che Comune e Prefettura possono vedere. Tutti i progetti sono stati fatti con i soldi dei soci e con i mutui accesi. Ci proviamo a fare delle cose seguendo tutte le regole. Abbiamo un deposito degli oli certificato. La richiesta dell’associazione è che il Sindaco faccia una ordinanza che assegni a noi la raccolta di questo rifiuto che ci permetta di lavorare con tranquillità, impiegando 12 -13 persone che lavorerebbero a questa cosa. Le passate Amministrazione hanno fatto scelte diverse non chiare e hanno sostenuto cooperative che non avevano i nostri requisiti”.
Dalle diverse forze politiche è emerso l’interesse ad approfondire l’argomento, a studiare la documentazione relativa alle autorizzazioni in capo all’associazione e a richiedere un incontro con i vertici dell’Asm al fine di giungere ad una rimozione degli eventuali elementi che ostacolerebbero lo svolgimento dell’attività, fermo restando il rispetto della normativa vigente in materia o la presenza di oggettivi criteri tecnici, atti a mantenere lo status quo.
Cristiano Ceccotti (Lega): “In primo luogo vorrei ringraziare Enzo Catania di Dona un sorriso. Quando una associazione chiede un incontro è sempre bene ascoltare. Non conoscevo la vostra attività, io e il mio partito valuteremo la vostra richiesta. Questa amministrazione è diversa perché vuole dare delle risposte. La raccolta degli oli esausti pone delle limitazioni ai soggetti che possono farlo. C’è un piano d’Ambito regionale in cui sono state fatte delle procedure di gare per  la raccolta e  il soggetto che si occupa di questo servizio è comunque l’Asm. Ciò non toglie che si posano valutare le vostre proposte. Ogni valutazione però deve tenere in conto della normativa vigente".
Paolo Angeletti (Terni Immagina): “Mi sembra che la questione sia molto tecnica. Vanno usate delle cautele particolari. Attualmente la raccolta viene fatta a carico dell’associazione in maniera volontaria volevo sapere come viene fatta. Vista la buona volontà, io riproverei a dialogare ancora con la Asm per avere una collaborazione. Magari potreste incontravi qui".
Michele Rossi (Terni Civica): “Ringrazio per l’impegno e la buona volontà. Qui si tratta di andare a fare un servizio che non fa nessuno e non c’è speculazioni in quanto il guadagno viene reinvestito in attività a sfondo sociale. Trovo importante riuscire a capire quali siano gli impedimenti che a mio avviso non sono di natura tecnica ma di altra natura. Le problematiche mi sembrano siano state politiche. Il mio impegno e quello della commissione è quello di valutare oggettivamente se ci sono degli impedimenti tecnici non tollereremo la presenza di altri impedimenti di altra natura. Metteremo intorno al tavolino i soggetti coinvolti".
Paolo Cicchini (Lega): “ Le parole restano parole fino a quando non trovano concretizzazione. So quanto il lavoro del Signor Catania sia importante. Lui si adopera in maniera egregia nei confronti dei più deboli. Non si può accettare che un progetto tecnico non venga accettato per motivazioni di altro tipo se non quelli tecnici.
Marco Cozza (M5s) “ Appoggiamo iniziative come queste. Compito di questa amministrazione è trovare vie giuridiche affinché queste attività si realizzino".
Orlando Masselli (Fratelli di Italia): “Produrremo un documento proveniente dalla commissione per verificare la situazione”.
Enzo Catania: “Noi abbiamo tutte le autorizzazioni previste dalla legge per fare questa attività. Abbiamo un deposito autorizzato dalla provincia per la raccolta degli oli. La gestione della movimentazione e la produzione dei documenti è tutta gratuita. La distribuzioni di raccoglitori in alcune aree private è stata possibile grazie all’inserimento della attività, come attività di volontariato. Non abbiamo potuto metterla nelle aree pubbliche perché questo è materia dell’Asm. Noi abbiamo sempre tenuto rapporti chiari con l’Asm e possiamo produrre tutti i carteggi necessari. Ogni volta che mi interfaccio con l’Asm che però è affidato il servizio ad un operatore economico individuato con procedura di evidenza pubblica. Ma la legge prevede che alle associazioni di volontariato possono essere fatti affidamenti diretti fino a 100 mila euro".
Paolo Angeletti (Terni Immagina): “A me sembra incredibile questa storia. L’Asm fa una gara, vince una società di Roma, ma non è stato mai eseguito il servizio. A questo punto mi sembra necessario sentire anche l’Azienda. Non è possibile che sia attivo un servizio di volontari che svolge questo servizio che vorrebbe incrementare, ma non può farlo perché c’è gia già il servizio che dovrebbe fare l’Asm con un soggetto che però non lo fa. Chiedo quindi un incontro con i vertici dell’Asm".
Orlando Masselli (Fratelli di Italia): “Noi dobbiamo approfondire la risposta. Mi vedo costretto a rinviare la questione. Faccio mie le considerazioni fatte dai colleghi. Analizzeremo la questione. Cercheremo un incontro con l’Asm".
Cristiano Ceccotti (Lega): “Condivido l’aspetto sollevato da Angeletti. E’ indispensabile chiarire questa situazione. Chiedo un incontro e che ci possa dare delle risposte”.
Ascoltato anche  Lorenzo Gianfelice rappresentante coordinamento Ancescao la cui richiesta di audizione è legata ad aspetti relativi al bando per l’affidamento dei locali comunali alle associazioni e su alcuni aspetti tecnici di questo, come la non differenziazione dei soggetti a cui è rivolto o  l’alta discrezionalità su alcuni punteggi. “L’Associazione Ancescao da quasi 30 anni opera nel coordinamento dei centri sociali degli anziani, ha 21 associazioni e 5000 iscritti. La richiesta di audizione è legata a molti motivi. Uno allacciato al bando, strumento verso il quale non abbiamo alcun pregiudizio. Abbiamo solo fatto delle domande tecniche a cui non abbiamo ricevuto risposta. Il bando prevede una confusione tra i soggetti. Le organizzazioni a cui è diretto sono diverse ed hanno normative diverse. Questo bando le livella tutte. Noi non siamo una impresa sociale. L’altra difficoltà legata al bando è legata all’assegnazione dei punteggi. Oltre il 60 per cento viene dato dalla discrezionalità un elemento di confusione. La mia è una richiesta di confronto tecnico per poter costruire politiche sociali della terza età. La situazione del volontariato è sempre più difficili, le difficoltà sono molte, ora anche elementi di confusione rende difficile mettere in campo attività sul lungo periodo. La capacità dei centri sociali di ripianare alcuni debiti pregressi che non possono essere rateizzati visto che entro l’8 marzo la situazione deve essere sanata”.
Cristiano Ceccotti (Lega): “ Io vorrei fare delle domande. Da quanti anni l’Ancescao gestisce quella struttura e in quale modo ne è venuta a fruire? Ha ricevuto in passato dei contributi? Ha dei debiti verso l’Amministrazione?”
Doriana Musacchi (Lega): “ Volevo capire i progetti che avete in mente o che avete svolto”
Alessandro Gentiletti (Senso Civico): “Quando è stata richiesta questa audizione? Come è stata richiesta? La delibera di giunta è stata già fatta quindi la decisione è già stata adottata".
Francesco Filipponi (Pd) : “Ringrazio il rappresentante di Ancescao. Di fatto ci troviamo di fronte ad una decisione presa. La scorsa settimana la giunta ha adottato una delibera. Il presidente dell’Ancescao è presidente anche di un Centro sociale. Il Comune ha dei rapporti contrattuali con i singoli Centri. I contratti erano in capo ai servizi sociali. La delibera commissariale stabiliva dei criteri per l’assegnazione dei locali. Nel frattempo ci sono i decreti attuativi del terzo settore e quella parte della partecipazione delle imprese sociali non andava unita al regolamento dell’uso dei beni locali. Credo che Ancescao debba avere alcune decine di migliaia di euro in base al numero di tesserati e provenienti dalla regione che ancora deve avere. Credo che ci sia la necessità di attivare una task force per mettere i centri sociali nelle condizioni di partecipare al bando e sapere se hanno delle pendenze. Quindi chiedo che venga concluso il lavoro di ricognizione delle pendenze".
Paolo Angeletti (Terni Immagina): “ Mi preoccupa molto la discrezionalità della maggior parte del punteggio affidato ai bandi. Il 60% è decisamente troppo. Chiedo alla giunta se si può fare qualcosa per rimediare. Credo che sarà un motivo di contenzioso futuro. Cerchiamo di rimediare.”
Marco Cozza (M5s): “Anche noi esprimiamo le stesse perplessità. Molti dei punti assegnati sono assegnati con una certa discrezionalità e questo non ci mette a riparo da eventuali ricorsi. Anche noi chiediamo se c’èla possibilità di modificare questa parte della discrezionalità".
Michele Rossi (Terni Civica): “Il bando secondo lei tiene conto della riforma del terzo settore? Alla luce della riforma del terzo settore potevano essere escluse dal bando le imprese sociali?”
Lorenzo Gianfelice: “ L’Ancescao non gestisce una sede. Abbiamo fatto una richiesta di conoscere le pendenze dei singoli centri. Relativamente ai contributi l’Ancescao non ha mai preso contributi ed abbiamo un credito . Alcuni centri avrà sicuramente dei debiti relativi a qualche utenza su vecchie convenzioni e qualcosa sulla tari. I progetti che abbiamo in mente, noi facciamo servizi di prossimità per ritardare l’ingresso degli anziani nelle strutture . La mail della richiesta era stata inviata a novembre ma c’è stato un errore di consegna. Relativamente alle sedi, la situazioni è variegata rispetto ai diversi centri".
Paolo Angeletti (Terni Immagina) :”La mia era una domanda alla giunta”.
Alessandro Gentiletti (Senso Civico): “Chiedevo all’assessore di come vorrà tenere conto delle richieste dell’Ancescao".
Francesco Filipponi (Pd): “Potrà essere adottato lo sconto al 100% cui fa riferimento il bando?”
Marco Celestino Cecconi, assessore al Welfare:“Ringrazio il consigliere della domanda ma sono sempre intervenuto in maniera soft. Dobbiamo fare tutti uno sforzo per attenerci agli atti. Le valutazioni quantitative sono state riviste. Noi nella volontà di fare qualcosa di nuovo è la prima volta che lavoriamo su questi temi. La delibera è una delibera che ha prevista una scadenza che affronta la possibilità di migliorare i piani sociali e di valutare quali potrebbero essere stati i limiti strutturali della delibera. La stessa ci dà la possibilità di ripartire da una situazione nuova. C’è una sequenza e uno sviluppo degli atti e ha messo al centro il problema. Ci sono degli spunti su cui noi abbiamo lavorato.  Grazie a tutti gli uffici. C’è un enorme lavoro che hanno svolto per mettere insieme una materia fatta di mille sfaccettature. Mi sento solo di aggiungere dei ringraziamenti ai funzionari e ai dirigenti a ricostruire un mondo che ha mille implicazioni”

Data aggiornamento della pagina: 18/02/2019