Paolo Bonacelli, Edoardo Siravo, Alessandra Fallucchi
Troiane di Seneca
In una Troia avvolta dalle fiamme dall’inizio alla fine della tragedia, Seneca mette in scena un universo segnato dal lutto, dalla perdita del controllo sulle passioni, in cui l’umano si afferma soltanto nella sua possibilità di fare il male. Gli dèi sono ormai presenze lontane e insignificanti, c’è solo l’uomo nella sua infinita solitudine e sofferenza. A dominare è la guerra. E la morte: una morte che è anche liberazione dal dolore e dall’assurdo della vita. Troades, che da più parti è stata definita “la più teatrale delle tragedie di Seneca”, rivela una straordinaria modernità nel rappresentare il demoniaco che abita l’interiorità dell’uomo e il male di cui è capace, grazie anche a una lingua asciutta e affilata e a una struttura che, violando le unità aristoteliche, si avvicina a una scansione quasi cinematografica della narrazione. Seneca emerge come “nostro contemporaneo” nel ritrarre il rapporto tra la dimensione pubblica del potere e quella privata della paura della morte, e nel dare alla parola una carnalità e un furore che, lungi da ogni letterarietà, riesce a farsi vera e propria “azione”; una testualità spettacolare che forse è la vera cifra della modernità del modello tragico proposto da Seneca, dove la tragedia non assolve più a una funzione stabilizzante, ma afferma in sé l’impossibilità di qualsiasi redenzione.
foto di Francesco Cabras
Biglietti:
intero € 12
ridotto € 10 (under 25 e over 65)
ridotto € 5 (under 18)
Prevendita: da martedì 18 giugno botteghino centrale del CAOS viale Campofregoso 116 dal martedì alla domenica 10-13/ 17-20
Contatti 340 4188488 / 0744 334133